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Cronaca
31.05.2021 - 22:120

"Marco stiamo arrivando", i Molinari sono sotto la casa di Borradori

Un presidio di poliziotti in tenuta anti sommossa ha sbarrato la strada ma i manifestanti non si fanno scoraggiare. "Gobbi fascista, sei il primo della lista" e "Fuori la Lega da Lugano" sono altri slogan che stanno intonando

LUGANO - Già nel corso della riunione del tardo pomeriggo gli autogestiti avevano intonato cori contro Borradori. Adesso sono passati all'azione e stanno cercando di dirigersi verso la casa del sindaco di Lugano. 

Verso le 21,30 di questa sera, lunedì 31 maggio, è partita la manifestazione degli autogestiti, che dal tardo pomeriggio erano riuniti in piazza Manzoni per protestare contro la demolizione dell'ex Macello. Il corteo si è mosso verso via Motta, con obiettivo la casa del sindaco Marco Borradori al grido di "Marco, stiamo arrivando" e "Gobbi fascista, sei il primo della lista" e "Fuori la Lega da Lugano".

Dopo un pomeriggio sostanzialmente tranquillo, la tensione sta dunque tornando a salire.

Anche perché i manifestanti si sono trovati in via Motta un presidio di poliziotti in tenuta antisommossa che hanno sbarrato la strada. I manifestanti alzano il tiro con frasi sempre più pesanti: "Borradori pezzo di m..." sotto la casa del sindaco. Poi intonano "Bella ciao" e ballano in strada.

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