CRONACA
Un fenomeno raro nei cieli ticinesi: ecco le nuvole nottilucenti
Esse non hanno nulla a che vedere con le condizioni meteorologiche e che possiamo vedere solo con il bel tempo. Compaiono a una quota che è più alta di quella dove si verificano di solito i processi meteorologici. Ci saranno anche nei prossimi giorni

BELLINZONA - MeteoSvizzera fa notare come ieri, nei nostri cieli, si siano viste delle nuvole che non hanno nulla a che vedere con le condizioni meteorologiche e che possiamo vedere solo con il bel tempo: le nuvole nottilucenti (Noctilucent clouds, NLC)

La particolarità di questo genere di nuvole è la quota alla quale compaiono, ossia a un’altitudine di 80-90 chilometri. Si trovano pertanto molto al di sopra dello strato in cui si verificano i processi meteorologici (la troposfera), che, a dipendenza della stagione, alle nostre latitudini raggiunge i 12-15 chilometri.

Le nuvole nottilucenti possono essere ammirate solo dopo il tramonto, rispettivamente prima dell’alba, quando il sole si trova approssimativamente da 6 a 16 gradi sotto l’orizzonte. Ciò avviene circa 90 -120 minuti dopo il tramonto o prima dell’alba. In questo periodo l’atmosfera terrestre è nell’ombra ed è relativamente buio; il sole illumina solo le nuvole nottilucenti ad alta quota rendendole ben visibili.

Non è ancora del tutto chiara la ragione per la quale le nuvole nottilucenti si formano. I nuclei di condensazione necessari per la formazione dei cristalli di ghiaccio, a quelle quote troviamo temperature di circa meno 120-140 gradi, provengono probabilmente da polveri originate dai meteoriti (polvere cosmica).

Perché rare? Anche se la loro frequenza è in aumento, le nubi nottilucenti sono generalmente difficili da osservare, e alle nostre latitudini le osservazioni sono ancor più rare.

Normalmente si possono osservare nei mesi estivi a latitudini comprese fra 50 e 70°, noi ci troviamo attorno ai 46° gradi di latitudine, quindi un po’ troppo a sud. L’orizzonte verso nord deve essere libero da ostacoli quindi per il Ticino, che si trova a ridosso delle Alpi, questo complica l’osservazione. Il periodo di osservazione è compreso durante il crepuscolo che alle nostre latitudini è di breve durata e il fenomeno non è prevedibile, una buona dose di fortuna per l’avvistamento è quindi necessaria. Il cielo deve essere naturalmente sgombro da altre nubi classiche, e la loro presenza dovrebbe trovarsi preferibilmente appena sotto l'orizzonte.

I mesi migliori per l’osservazione restano comunque i mesi estivi, quando paradossalmente la mesosfera è più fredda, trovandosi nelle regioni settentrionali ad una elevazione tale da avere l’orizzonte orientale o occidentale libero da ostacoli.

E nelle prossime notti, se vi trovate su un bel balcone rivolto a nord fra le 22:00 e le 22:30, un’occhiata al cielo non fa male, chissà che non riservi nuove sorprese.

Potrebbe interessarti anche

CRONACA

Macché tromba d'aria, "è stato un fenomeno chiamato down burns. Il weekend sarà soleggiato"

CRONACA

Giornate belle a metà. MeteoSvizzera spiega i motivi all'origine di un maggio 'pazzerello'

In Vetrina

IN VETRINA

GastroTicino, sette nuovi dirigenti della ristorazione

18 DICEMBRE 2025
IN VETRINA

Linea 5, in servizio i primi bus articolati elettrici: “Un passo decisivo per la mobilità del Luganese”

14 DICEMBRE 2025
IN VETRINA

Gehri Rivestimenti e l'innovazione: dagli stili contemporanei al progetto di originalità

12 DICEMBRE 2025
IN VETRINA

Quarant’anni di sommelier ticinesi, un brindisi a Piero Tenca

27 NOVEMBRE 2025
IN VETRINA

Hotel Belvedere Locarno, emozioni da regalare tutto l’anno

25 NOVEMBRE 2025
IN VETRINA

Bazzi e Valsecchi, l'unione di due marchi storici per il futuro dell'abitare

21 NOVEMBRE 2025