CRONACA
Svolta nel “giallo” di Daniel Anrig: non era scomparso, ma in carcere a Zurigo
Secondo il “Blick”, l’avvocato dell’ex comandante della Guardia Pontificia ha dichiarato che il suo cliente si trovava in custodia cautelare per "una questione puramente personale"

ZERMATT - Da giorni aveva fatto perdere le sue tracce. Non rispondeva al telefono né alle email, rendendosi irreperibile. La presunta scomparsa di Daniel Anrig, segretario comunale di Zermatt ed ex comandante della Guardia Pontificia, che da una settimana aveva destato scalpore e alimentato speculazioni (LEGGI QUI), ha finalmente una spiegazione. A rivelarlo il quotidiano di lingua tedesca “Blick”, secondo il quale l’avvocato di Anrig, Max Imfeld-Frischknecht, avrebbe dichiarato all’agenzia di stampa kath.ch che il suo cliente era detenuto in una prigione a Zurigo, “per questioni strettamente personali, che non ha posto sulla pubblica piazza”. 

Secondo il legale, Anrig è accusato di aver pronunciato minacce a terzi dopo essere stato egli stesso oggetto di minacce. “Il caso non ha nulla a che vedere con Zermatt - ha assicurato Max Imfeld-Frischknech - Non ci sono state violenze e ancora meno feriti”.             

Ciò che sembra certo è che il presidente del comune di Zermatt era stato informato della detenzione di Daniel Anrig sin dal 14 novembre, aggiunge Max Imfeld-Frischknecht, che denuncia "deliberata disinformazione da parte dei media”, i quali avevano definito “misteriosa” la sua scomparsa.

Daniel Anrig, 50 anni, prima di ricoprire la carica di segretario comunale di Zermatt, era stato già comandante della polizia cantonale di Glarona e comandante della Guardia svizzera pontificia dal 2008 al 2014. Assunto da Benedetto XVI ma destituito da Francesco, nel 2015 aveva ottenuto anche un incarico dirigenziale presso la polizia cantonale di Zurigo.

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