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13.12.2022 - 14:210

Vaccinazioni e accoglienza, sarà tutto concentrato a Rivera

Il Centro d’istruzione cantonale della Protezione civile ospiterà sia le attività relative alla somministrazione dei vaccini Covid che quelle del punto d'affluenza dei profughi ucraini 

RIVERA - Il Centro d’istruzione di Rivera, posizionato in un luogo strategico e ben collegato al resto del territorio cantonale, possiede le caratteristiche ideali per ospitare le attività legate alla vaccinazione COVID e all’accoglienza delle persone in fuga dalla guerra in Ucraina. Alla luce delle necessità in entrambi gli ambiti, le autorità cantonali hanno pertanto deciso di concentrare le attività in questa struttura, che già in passato aveva svolto un ruolo importante nell’ambito di diverse attività straordinarie quali, ad esempio, la vaccinazione e i test.  

L’attuale Centro di competenza per la vaccinazione di Quartino terminerà le proprie attività venerdì 16 dicembre 2022. Attività che riprenderanno il 21 dicembre all’interno del Centro d’istruzione della Protezione civile di Rivera, dove - come in passato - saranno somministrate tutte le tipologie di vaccino a disposizione. Per prenotare un appuntamento è necessario utilizzare la piattaforme online pubblicata sulla pagina web www.ti.ch/vaccinazione. A supporto della popolazione rimane anche la hotline telefonica cantonale 0800 128 128, in orari che saranno modificati a partire dal 17 dicembre: gli operatori saranno raggiungibili nei giorni lavorativi – da lunedì al venerdì – dalle 8.00 alle 17.00.  

Oltre al Centro cantonale, rimarranno a disposizione della popolazione anche numerosi studi medici e farmacie sparsi sul territorio ticinese (l’elenco completo è consultabile sulla pagina web cantonale). Si ricorda altresì che nelle farmacie è possibile vaccinarsi fino ai 75 anni di età, mentre negli studi medici non vi sono limiti di età: per fissare un appuntamento è necessario contattare direttamente le strutture.  

Al centro di Rivera saranno inoltre trasferite, a partire gennaio 2023, le attività del Punto d’affluenza cantonale (PAF) per le persone in fuga dalla guerra in Ucraina, che attualmente sono accolte al centro della Protezione civile di Cadenazzo. Il PAF rappresenta la prima tappa del dispositivo d’accoglienza cantonale, nel quale le persone accolte trascorrono alcuni giorni prima di essere trasferite in un Centro regionale collettivo e, successivamente, vedersi attribuire un alloggio privato.  

Il Cantone tiene a ringraziare nuovamente tutti i Comuni che, durante gli ultimi mesi e anni, hanno messo a disposizione della collettività strutture per svolgere questi importanti servizi, sia in ambito di gestione della pandemia sia per l’accoglienza di persone in cerca di protezione. Si coglie l’occasione per ringraziare anche tutti i partner, in particolare quelli sanitari e della Protezione civile, che si sono adoperati a questo scopo. 

 

 

 

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