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Cronaca
12.05.2023 - 17:550

"Quel bast---o ora è soddisfatto. Per 10 mesi ha minacciato e la Polizia non ha fatto niente"

Dai social arrivano le parole-shock del figlio della compagna del bidello ucciso. L'assassino è il suo patrigno, essendo stato sposato con la madre: “Mi ha comunque cresciuto con calci e pugni, una persona che ti comprava le cose e poi le spaccava"

AURIGENO - Minacce per mesi, senza che la Poliza intervenisse. Lo sostiene uno dei figli della compagna della vittima dell'omicidio di ieri di Aurigeno. La RSI aveva divulgato la notizia di come le autorità avessero chiesto una presa a carico psichiatrica dell'uomo che ha sparato, uccidendolo, al bidello delle scuole Ronchini, dopo che egli aveva minacciato più volte, andando sotto casa anche con taniche di benzina, la vittima.

Il dramma, proprio per le avvisaglie, suscita molte perplessità in una comunità sconvolta.

Prima o poi si rassegnerà, mi aveva detto. Ma purtroppo non è stato così", ha detto al CdT il sindaco di Maggia Andrea Sartori, alla domanda se il custode fosse a conoscenza delle intenzioni dell'altro. Colpiscono le frasi deliranti pubblicate sui social.

E dai social stessi arriva uno sfogo che farà discutere, quello del figliastro dell'assassino. Il 42enne è stato il compagno della mamma del giovane che scrive. "Non è mio padre di sangue, mi ha cresciuto ma questo non lo giustifica”, si legge.

Il suo attacco è di quelli durissimi:  “Io dico solo una cosa. Non ridete per quanto accaduto, che il signore morto era un mio carissimo familiare. La vicenda è successa nella mia famiglia e in questo momento mia madre è più distrutta che mai. Non voglio chiedere supporto qua, ma vorrei che almeno venga fatta giustizia. Una persona per 10 mesi ha minacciato interrottamente e la polizia non ha mai fatto nulla, fino a ieri. Ma ormai è tardi perché questa persona è morta e quel bas----o è soddisfatto pur essendo in cella”.

E ancora: “Mia madre è nel divano distrutta, non parla, non mangia, non si muove e continua a piangere. A me non mi sembra che sta povera donna si sia meritato tutto ciò. Soprattutto perché erano divorziati e lei può fare quello che vuole”.

Tornado a parlare del killer, il giovane racconta: “Mi ha comunque cresciuto con calci e pugni, una persona che ti comprava le cose e poi te le spaccava. Una persona che ti caccia fuori di casa. Questo non può essere un padre. Questo, per me, è non aver mai voluto accettare me e mio fratello, che non siamo figli suoi. Era giusto per spiegare un po’ a tutti chi è quel bastardo”. Parole che sono destinate a fare discutere, su una vicenda che ha scioccato l'intero cantone. 

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