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21.09.2023 - 09:300

Italia, nuovo codice della strada: la “tolleranza zero” del governo

Multe fino a 1700 euro per guida al cellulare e revoca della patente se in stato di ebbrezza. Stretta sulle soste selvagge e i monopattini, obbligo del dispositivo “alcool-lock”. Ecco cosa rischiano gli automobilisti indisciplinati

ROMA - Multe fino a 1700 euro per chi guida utilizzando il cellulare, revoca della patente per chi si mette al volante in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti e inasprimento delle sanzioni per le soste selvagge. È la “tolleranza zero” promessa dal governo sulle strade italiane con il disegno di legge che elabora il nuovo Codice della strada, per cui si attende ora l’approvazione da parte del Parlamento con eventuali modifiche. Il testo proposto dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini era stato approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso giugno; tornato in Consiglio dopo il passaggio con Comuni e Regioni, può ora cominciare il suo iter parlamentare, con l’obiettivo di farlo arrivare alle Camere entro ottobre. “L’auspicio è approvarlo al più presto”, afferma Salvini appoggiato dalla premier Giorgia Meloni per “i provvedimenti quanto più urgenti viste le troppe morti, anche di giovani ragazzi, sulle nostre strade”.

Ma vediamo nel dettaglio cosa rischiano gli automobilisti (ma non solo loro) indisciplinati.

Patente sospesa e multe triplicate per chi guida con il cellulare

I dispositivi con cui il conducente può distrarsi dalla guida sono diversi, alcuni implementati nella vettura stessa. Se il testo dovesse diventare legge, costerà ancora di più: ad esempio, usare lo smartphone alla guida senza auricolari o senza la modalità a vivavoce costerà fino a 1,697 euro di multa (il triplo rispetto ad oggi). Cifra che sale a 2.588 euro in caso di recidiva nell’arco di due anni. Oltre alla sospensione della patente: da 15 giorni già dalla prima violazione a 3 mesi, oltre alla decurtazione fino a 10 punti dalla patente, per chi commette la stessa infrazione nell’arco di 2 anni.

 

Patente revocata per 3 anni per chi guida ubriaco o dopo aver assunto stupefacenti

Matteo Salvini lo ha ripetuto più volte: “Tolleranza zero per chi si mette alla guida ubriaco o drogato”. Ecco quindi regole più aspre per chi viene trovato in stato di ebbrezza alla guida o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti: rischia la sospensione della patente fino a 3 anni. Per i recidivi, è vietato assumere alcolici prima di mettersi al volante: il limite di tasso alcolemico consentito si abbassa a 0 g/l, per tutti gli altri il limite è 0,5.

Nel nuovo testo viene soppressa la dicitura “guida in stato di alterazione psico-fisica” preferendo guida “dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti”. In caso di sospetto di assunzione di droghe è previsto il ritiro immediato della patente, e solo successivamente verranno eseguiti gli esami per l’accertamento dello stato psico-fisico.

Diventa inoltre obbligatorio l’”alcool-lock” da installare a proprie spese in auto: si tratta di un dispositivo che blocca il motore se rivela un tasso alcolemico sopra lo zero.

Prevista inoltre la revoca a vita della patente nel caso vengano commessi reati gravissimi mentre si guida, come la fuga dopo un incidente stradale.

La sospensione della patente (per chi ha meno di 20 punti) arriva anche in caso di guida pericolosa o contromano, di passaggio con il rosso, di contromano in autostrada.

Stretta sulle soste selvagge

Chi parcheggia l’auto, senza averne il diritto, nei posti destinati ai disabili, rischia una multa fino a 990 euro, che scendono a 660 nel caso il veicolo sia una moto o un motorino.

Sanzioni più aspre per chi supera i limiti di velocità nei centri abitati. Patente sospesa per i recidivi

Non ci sono modifiche ai limiti di velocità sulle strade italiane: il massimo di velocità resta 130 chilometri orari per le autostrade e 110 per superstrade e strade extraurbane principali. Il limite può salire a 150 per le autostrade a 3 corsie più quella di emergenza ma sulla base del tipo di tracciato e del traffico. Ma diventano assai più aspre le sanzioni: l’idea è triplicarle in caso di eccesso di velocità nei casi più gravi e per i recidivi.

In Conferenza unificata, i sindaci hanno chiesto di aumentare le sanzioni soprattutto per chi viola i limiti di velocità nei centri abitati. La multa arriva dunque a 1.084 euro con la sospensione della patente da 15 a 30 giorni per chi supera il limite all’interno del centro abitato per almeno due volte l’anno.

Stretta sui monopattini (e più aree ciclabili)

Una stretta arriva anche sui monopattini. Per quelli privati sarà necessaria l’assicurazione e un numero di identificazione, una sorta di targa. Il casco diventa obbligatorio per tutti, anche per chi utilizza quelli in sharing. Vietato inoltre girare su strade extraurbane con limiti superiori ai 50 km orari: per i veicoli in sharing scatterà il blocco da remoto. Stop anche ai monopattini su marciapiedi e isole pedonali.

Tra le novità c’è quella di ampliare le aree con le piste ciclabili e individuare zone a priorità ciclabile con limite di velocità a 30 chilometri orari. Per gli automobilisti obbligo di almeno un metro e mezzo di distanza per superare un ciclista.

 

 

 

 

 

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