CRONACA
Chirurgo licenziato dopo il j'accuse, la replica dell'EOC: "Verifiche in corso ma ci distanziamo"
"Il “rapporto” viene elevato a torto a causa del licenziamento. EOC non intende esprimersi ulteriormente sulla procedura pendente, e si rammarica per la divulgazione non autorizzata di informazioni interne"
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POLITICA

EOC, chirurgo licenziato dopo il j'accuse

05 MAGGIO 2025
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EOC, chirurgo licenziato dopo il j'accuse

05 MAGGIO 2025

LUGANO - L'Ente Ospedaliero cantonale ha preso posizione nel pomeriggio sull'articolo pubblicato  stamattina dalla Regione e da TIO relativo a un rapporto in cui il caposervizio di chirurgia della mano dell'Ospedale regionale di Lugano denuncia "errori, lacune e numerose lesioni permanenti". Il medico è recentemente stato licenziato. “La chirurgia della mano – si legge nel citato rapporto – è gravata da numerosissimi eventi avversi, in ultima analisi dovuti alla gestione organizzativa dei nostri ospedali che è invariata da più di un decennio”. Il caposervizio scrive inoltre che il trattamento dei casi legati a problematiche specifiche della mano viene eseguito “talvolta solo inizialmente, ma talvolta pure successivamente, da personale non specialistico in chirurgia della mano ma afferente a servizi diversi”, come il pronto soccorso, l’ortopedia e la chirurgia/ortopedia pediatrica.

LA REPLICA DELL'EOC

"Come in molte altre realtà ospedaliere svizzere, anche in EOC la chirurgia della mano è organizzativamente inserita nel Servizio trasversale di ortopedia, pur avendo un suo proprio perimetro di responsabilità. Per certo, non si tratta di un modello obsoleto, ma di una modalità organizzativa efficace ed efficiente, in grado di assicurare una buona presa a carico di queste problematiche chirurgiche - si legge nella presa di posizione dell'Ente -.

L'Ospedale Regionale di Lugano conferma che è ancora in corso l'analisi interna di un “rapporto” allestito spontaneamente da un suo collaboratore, relativo ad aspetti organizzativi e clinici attualmente oggetto di approfondimento.

Parallelamente, si stanno verificando la correttezza dei dati ripresi dal “rapporto” e il rispetto delle disposizioni EOC in materia di uso delle risorse aziendali e delle responsabilità connesse all'esercizio della funzione da parte di chi ha allestito il rapporto stesso, dai cui contenuti in ogni caso l'Ospedale Regionale di Lugano si distanzia con decisione.

Fra il medico segnalante ed EOC è pendente una procedura civile con oggetto la contestazione della disdetta, avvenuta per ragioni non legate al contenuto del “rapporto” ma in cui tale “rapporto” viene elevato a torto a causa del licenziamento. EOC non intende esprimersi ulteriormente sulla procedura pendente, e si rammarica per la divulgazione non autorizzata di informazioni interne".

L'Ospedale Regionale di Lugano, conclude la nota dell'EOC, "ribadisce il proprio impegno costante nella tutela della sicurezza clinica, della protezione delle informazioni e della trasparenza amministrativa, nel pieno rispetto delle regole interne di EOC e delle disposizioni cantonali e federali in materia".

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