Le donne, esasperate da mesi di molestie, hanno installato telecamere e raccolto le prove che hanno portato all’arresto del 56enne, ora detenuto al Bassone
COMO - Per mesi aveva trasformato la vita delle sue vicine in un incubo. Un uomo di 56 anni, residente a Casnate con Bernate, nel Comasco, è stato arrestato con l’accusa di stalking condominiale dopo che le sue vittime avevano denunciato ripetuti episodi di sorveglianza ossessiva e comportamenti molesti. L’uomo, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, spiava con insistenza le donne attraverso il buco della serratura delle loro abitazioni, costringendole a vivere in uno stato costante di disagio e paura.
Il clima di tensione era tale che alcune delle residenti avevano cambiato abitudini quotidiane, scegliendo di uscire solo in tarda serata o addirittura rifugiandosi temporaneamente presso amici e parenti pur di non incrociare lo sguardo indesiderato del vicino. Alla fine hanno deciso di reagire: hanno fatto installare alcune telecamere di sorveglianza all’interno del condominio e le immagini raccolte hanno permesso di documentare in modo inequivocabile le intrusioni visive e i comportamenti persecutori.
Con quelle prove concrete le donne si sono rivolte alle forze dell’ordine. La procura di Como, informata della situazione, ha aperto un’indagine che è sfociata nei giorni scorsi nell’arresto del cinquantaseienne, ora detenuto al carcere del Bassone in attesa di interrogatorio. Per le vittime, l’epilogo segna la fine di mesi di angoscia e la conferma che il loro coraggio, unito alla scelta di raccogliere prove tangibili, è stato decisivo per fermare quello che ormai era diventato lo “stalker condominiale” del paese.