Una festa di compleanno si è trasformata in incubo in un parco del quartiere romano della Serpentara
ROMA – Una festa di compleanno si è trasformata in incubo in un parco del quartiere della Serpentara, dove un bambino di otto anni è stato brutalmente aggredito mentre giocava con i suoi coetanei. Secondo i testimoni, tre ragazzini – riconosciuti dagli altri bambini come fratelli rom – lo avrebbero colpito con un tondino di ferro al volto, dopo averlo preso a pugni.
«Abbiamo sentito un urlo, poi la fuga dei tre», ha raccontato Luigi Pascucci, responsabile dell’associazione “Parco delle Magnolie”, che gestisce l’area verde. È stato lui a chiamare i soccorsi: «I medici parlano di ferite inflitte con violenza disumana. Il piccolo dovrà affrontare altre operazioni di ricostruzione». Trasportato al Policlinico Umberto I, il bambino è stato dimesso con dieci giorni di prognosi.
Sul caso indaga la polizia, che ha sequestrato il tondino e sta ricostruendo la dinamica. Restano da chiarire il movente e le eventuali responsabilità dei genitori. Il III Municipio, guidato da Paolo Emilio Marchionne, ha avviato verifiche con i servizi sociali. «Bisogna capire perché quei minori si trovassero da soli nel parco. Devono rendersi conto della gravità del gesto», ha dichiarato il minisindaco.
Il pestaggio ha scosso residenti e istituzioni. «È un fatto imponderabile, mai successo prima in questa zona», ha osservato Marchionne. Preoccupati anche i comitati di quartiere, che chiedono maggiore sicurezza e presidio dei parchi.
I tre ragazzini, tutti minori di 14 anni, non sono imputabili ma sono stati segnalati al Tribunale dei minorenni. «Un compleanno non può trasformarsi in violenza – ha denunciato il capogruppo FdI Manuel Bartolomeo –. Serve tolleranza zero e più educazione al rispetto fin da piccoli».