CRONACA
Prostituzione, cocaina e favoreggiamenti alla Gintoneria. Altri sei indagati nel caso Lacerenza
Secondo gli atti, nelle notti della Gintoneria circolavano tra i 10 e i 20 grammi di cocaina a serata. Il cliente più fedele racconta di aver speso quasi un milione di euro in tre anni

MILANO – La Procura di Milano ha chiuso un secondo filone d’indagini sul caso della Gintoneria e del privé La Malmaison, i locali della movida milanese finiti al centro di un presunto giro di prostituzione e cocaina. Un’indagine che lo scorso 22 ottobre aveva già portato ai patteggiamenti di Davide Lacerenza (4 anni e 8 mesi) e della sua ex compagna Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi, condannata a 3 anni. In quella stessa occasione erano stati confiscati oltre 900 mila euro tra bottiglie di champagne e superalcolici sequestrati e messi all’asta, conti correnti e arredi dei locali.

Sei nuovi indagati

La pm Francesca Crupi ha firmato la conclusione del secondo filone di indagini, che mette nel mirino sei persone.  Tra loro c’è Davide Ariganello, braccio destro di Lacerenza, arrestato a marzo e ora accusato di favoreggiamento della prostituzione, cessione di cocaina e altri episodi contestati durante l’indagine. Nel registro degli indagati figurano anche due presunti spacciatori attivi durante le serate, due donne che avrebbero esercitato prostituzione e ora indagate per favoreggiamento personale e per aver tentato di proteggere Lacerenza nelle loro dichiarazioni. Anche la madre di Lacerenza è accusata di favoreggiamento per dichiarazioni ritenute non veritiere.

Secondo gli atti, nelle notti della Gintoneria circolavano tra i 10 e i 20 grammi di cocaina a serata. Tra le numerose testimonianze raccolte dagli inquirenti della Guardia di Finanza, spicca quella del cliente più fedele del locale, che avrebbe speso quasi un milione di euro in tre anni in “pacchetti” che comprendevano champagne, escort e droga.

Lacerenza, che nelle notti milanesi si faceva chiamare “il King”, sconterà la pena in affidamento ai servizi sociali, proseguendo un percorso di disintossicazione. La sua ex compagna Stefania Nobile inizierà invece lavori di pubblica utilità presso la Protezione civile di Bresso.

Il capitolo giudiziario sulla Gintoneria, però, non sembra ancora chiuso: il quadro che emerge è quello di un sistema organizzato, fatto di ruoli, protezioni e pagamenti, che per anni avrebbe alimentato il sistema della movida delle notti milanesi.

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