CRONACA
"Quanto costa il lupo ai contribuenti del Canton Ticino?"
Venti deputati interrogano il Governo sulla gestione del lupo e i relativi costi. "I cittadini devono sapere quanto stanno pagando"

BELLINZONA – “Quanto costa il lupo ai contribuenti del Canton Ticino?”. Lo chiedono venti deputati (Sem Genini primo firmatario) al Consiglio di Stato attraverso un’interrogazione presentata nelle scorse ore. L’obiettivo è quantificare una volta per tutte i costi reali legati alla gestione del lupo in Ticino.

Il tema non è nuovo, ma secondo i firmatari “la situazione è ormai fuori controllo. In tutta Europa la diffusione del lupo sta creando conflitti crescenti con le attività umane, in particolare con l’allevamento. Anche la Svizzera, e dunque il Ticino, non fanno eccezione. Il contesto finanziario generale, già segnato da tagli e ristrettezze a tutti i livelli, rende indispensabile capire quanto costino davvero le misure di monitoraggio, protezione, indennizzo, controllo e intervento”.

“Recentissima – si legge - la notizia che persino in Italia per la caccia si abbassa il livello di protezione del lupo e si consentirà interventi di contenimento o prelievo mirato, sempre nel rispetto della conservazione e dell’equilibrio ambientale. La Svizzera non fa eccezione e purtroppo nemmeno il Canton Ticino”.

E ancora: “L’espansione del lupo nel nostro Cantone, iniziata nel 2001, ha assunto un’accelerazione impressionante a partire dal 2022, con dei picchi inimmaginabili e insostenibili durante l’anno in corso, creando numerosi problemi agli allevatori di bestiame minuto e, con la loro riduzione, un aumento a quelli di bovini, ma anche parecchio lavoro in più e spese supplementari agli uffici statali che devono gestire la situazione (in particolare l’Ufficio caccia e pesca - UCP del DT e la Sezione agricoltura - SA del DFE). Se almeno il numero delle predazioni annunciate alle autorità, che costituiscono la maggior parte, è conosciuto e anche i relativi costi di risarcimento (dal 2025 grazie al Gran Consiglio anche quelli per gli animali dispersi) vengono quantificati annualmente (vedasi i rapporti annuali dell’UCP in merito), parecchie altre spese che il Cantone deve assumersi per gestire questa problematica non sono note. Altresì sconosciuti sono gli ingenti oneri per gli allevatori stessi”.

“Si pensi -continua l’atto parlamentare - in particolare al monitoraggio del lupo tramite l’acquisto di fototrappole, la posa e la gestione delle stesse (lavoro in parte svolto direttamente del personale dell’UCP e in parte tramite dei mandati esterni). O ancora al lavoro dello stesso personale dell’UCP e della SA quando capita una predazione oppure quando occorre intensificare il monitoraggio (in alcuni casi per ogni attacco occorre effettuare più di un sopralluogo, a volte anche tramite l’uso dell’elicottero). Anche le decisioni di abbattimento di un singolo lupo oppure la regolazione di un branco, secondo i dati forniti dall’UCP nei loro rapporti annuali, comporta numerose ore supplementari di lavoro da parte del personale dell’UCP. Oppure al tempo occupato dal personale della Consulenza agricola per l’accertamento del grado di protezione delle greggi (tramite per esempio lo studio Guggiari di mappatura degli alpeggi e la determinazione della loro proteggibilità e per una verifica puntuale in caso di attacco) o quando vi è uno scarico anticipato dell’alpeggio. Anche il lavoro di consulenza delle varie aziende per migliorare la protezione delle greggi è una parte importante dei costi statali”.

Secondo i firmatari, “sarebbe quindi importante anche conoscere quanto sono aumentati nel corso degli anni i costi per la gestione del lupo e quanto si prevede di dover spendere nei prossimi anni. Gli esempi di alcuni Cantoni, come il Vaud, mostrano costi significativi legati alla strategia di gestione del lupo: monitoraggi, protezione delle greggi e indennizzi rappresentano spese che si aggirano su oltre 1,2 milioni di franchi annui per soli 25 lupi accertati. Con la crescita della popolazione di lupi, queste cifre sono destinate ad aumentare. Va inoltre aggiunto che Vaud riconosce contributi cantonali supplementari per la protezione delle greggi, invece assenti in Ticino. Il nostro Cantone potrebbe quindi apparire a prima vista come virtuoso nella gestione dei costi, ma ciò è invece indice di problemi assai più profondi a discapito delle aziende agricole. E com’è dunque la situazione nel nostro Cantone?”.

Ecco le domande sottoposte al Governo:

1) Alla luce del postulato sopracitato di Alex Farinelli, il Consiglio di Stato ha ricevuto l’incarico da parte di Berna di stilare anche per il nostro Cantone un rapporto inerente i costi complessivi della gestione del lupo? Se sì, a che punto è il documento? Se no, perché? Non sarebbe il caso di farsi avanti attivamente verso Berna?

2) Quali sono dal 2015 al 2025 i costi netti supplementari (dedotti i contributi statali) stimati per la protezione delle greggi a carico delle aziende agricole (p. es. ore di lavoro/costo orario, recinzioni, cani da protezione, pastori) e le perdite finanziarie stimate (p. es. morte degli animali (dedotti i risarcimenti statali), perdita di fecondità, perdita di produzione di latte, ecc. per animali da allevamento)?

3) Per la gestione del lupo, vi è stato un aumento del numero di funzionari (compresi gli ausiliari) dal 2015 al 2025 e con quali ripercussioni a livello finanziario (numero di funzionari assunti che si occupano esclusivamente della questione lupo e loro costo; in caso di funzionari che si occupano solo parzialmente nella loro attività della questione lupo, numero di ore dedicate alla tematica e costo orario)?

4) Nel caso in cui non vi fosse stato un aumento di personale, il tempo occupato per la gestione del lupo, sia da parte dei guardiacaccia sia da parte del personale amministrativo, è andato a scapito di altri compiti dell’UCP e della SA? Se sì, in quali settori e qual è il relativo impatto?

5) Il Cantone è tenuto a partecipare alle spese per le analisi del DNA dei capi predati e delle tracce di lupo nonché delle analisi in caso di uccisione di un lupo o di un lupo trovato morto? Se sì a quanto ammontano annualmente tali costi, a partire dal 2015 fino ad oggi?

6) A quanto ammontavano le spese annue per la gestione del lupo e per la protezione delle greggi assunte dal Cantone (dedotti i finanziamenti della Confederazione) negli anni dal 2015 al 2025 compreso, distinguendo le stesse per categoria (spese di risarcimento dei capi predati; spese per la protezione delle greggi e misure di dissuasione; spese dirette per il monitoraggio del lupo; spese per il lavoro del personale statale occupato per la gestione e soprattutto per gli abbattimenti dei lupi; spese di risarcimento dei capi dispersi)?

7) Per quanto riguarda le spese per i guardiacaccia inerenti gli abbattimenti di lupi, a quanto ammontano le ore totali effettuate? Quante sono quelle supplementari, straordinarie? Esse vengono compensate finanziariamente e/o in giorni liberi? Se sì a quanto ammonta l'onere finanziario annuo a carico del Cantone e i giorni liberi concessi al personale, dal 2015 al 2025?

8) Considerato che ogni Dipartimento deve cercare di contenere le spese annue ordinarie, e ritenuto che nei prossimi anni i costi per la gestione del lupo subiranno certamente un incremento a causa dell’aumento del numero dei grandi predatori presenti sul territorio cantonale, si chiede quali compiti svolti dal DT (Ufficio caccia e pesca) e dal DFE (Sezione agricoltura) verranno sacrificati e quale sarà il loro impatto?

9) A quanto sono ammontati i costi negli anni 2015-2025 per i mandati esterni che il Cantone ha assegnato per il monitoraggio del lupo e per la sensibilizzazione della popolazione sulla problematica?

10) Per il 2026 e per i prossimi 5 anni si prevede un ulteriore aumento della spesa globale cantonale per la gestione del lupo rispetto agli anni precedenti? Se sì di quale importo si tratta? 

11) L’UCP o la SA hanno effettuato una valutazione dell’efficienza e dell’impatto finanziario delle misure adottate, nonché possibili alternative per ottimizzare i costi? Se sì, quali sono i risultati? Se no, per quale motivo?

12) A quanto ammontando i contributi concessi dal Cantone ai Patriziati per la riqualifica degli alpeggi dal 2000 al 2025 (complessivamente e per ogni singolo alpeggio)?

13) Dal 2000 al 2025 quanti e quali alpeggi riqualificati, di cui il Cantone ha concesso un contributo/sussidio, non sono più stati caricati?

14) Come intende il Cantone risolvere la questione della restituzione dei contributi per gli alpeggi non più caricati?

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