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Economia
08.12.2018 - 11:400

Riparte il Salumificio Ferrazzini. "Un tocco in più e tanti prodotti nostrani e di produzione"

Fabio Pavan ha rilevato il negozio che si affaccia da ottant'anni su Piazza del Ponte. "Concorrenza deî grandi magazzini? Noi possiamo ascoltare il cliente e esaudire le sue richieste. Produciamo salumi, ma qui trovate di tutto"

MENDRISIO – Il coraggio di crederci, nonostante un piccolo commercio che fatica. La voglia di rimettersi in gioco, convinti che la qualità e l’impegno possono fare la differenza. Il Salumificio Ferrazzini a Mendrisio, affacciato su Piazza del Ponte, dove ora hanno abbattuto lo Jelmoli, era un negozio che tutti conoscevano, ma che piano piano si stava spegnendo.

Finchè il macellaio che vi lavorava non ha preso la decisione di farlo rivivere: ecco le vetrine di nuovo colorate e addobbate per Natale, il banco pieno di carne, i prosciutti di produzione artigianale. Fabio Pavan ci racconta la sua idea di rinascita per un commercio storico.

“Prima di andare a lavorare a Lugano, sono stato qui 12 anni. Ho deciso di tornare per la passione verso questo negozio, verso Mendrisio. A Lugano non era la stessa cosa… In più ho la passione per il salumificio, desidero migliorare nel servizio alla clientela, nella gastronomia che mi piace produrre, nella produzione di salumi…”.

Cosa ha Mendrisio, dunque, in più o di diverso?
“C’è più contatto coi clienti, Lugano è più distaccato, la persona entra, fa la spesa e va. Il rapporto è diverso”.

Non è semplice rilevare un’attività in questo periodo storico, cosa ti fa pensare che possa funzionare?
“Sono fiducioso che svolgo il mio lavoro bene, ho avuto riscontri positivi, davanti ho la Piazza, dunque la posizione è favorevole”.

Si sente la concorrenza dei grandi magazzini? Non c’è qualche timore?
“Sì, certo, si sente. Noi puntiamo sul servizio alla clientela, a soddisfare qualsiasi richiesta, cosa che al supermercato è più complicato, perché le cose sono già fatte. Nella macelleria tradizionale si può parlare, chiedere, esprimere desideri che noi possiamo esaudire”.

Cosa produci, in particolare?
“Prosciutto cotto senza lattosio, senza fosfati, al naturale. Poi le luganighe, i cotecotti, la famosa luganighetta Ferrazzini, gli zamponi, sia cotti che crudi. Nel prossimo anno inizeremo anche a fare salami, salumi stagionati. Tutto fatto da noi, oltre a quanto è la gastronomia: per fortuna ho tanti aiuti, so che è un impegno importante, ma siamo a condizione familiare e non sono solo. Se il lavoro lo permette, magari si potrà assumere qualcuno a darci una mano”.

Punti su prodotti ticinesi?
“Sì. C’è anche qualche varietà italiana, per esempio su Parmigiano Reggiano e gorgonzola non possiamo farne a meno, qui non ci sono. Ma punto ad avere formaggi delle alpi ticinesi, dalla Vallemaggia, dalla Leventina, dal Gottardo, per citare due casi”.

Oltre alla salumeria, troviamo anche prodotti già pronti e alimentari vari. Stai seguendo la tradizione del Salumificio Ferrazzini?
“Sì, esatto. Il Salumificio ha almeno ottant’anni. Non era chiuso, ma piano piano si stava spegnendo. Il proprietario mi ha contattato qualche tempo fa chiedendomi se avevo voglia di mandare avanti l’attività. Penso di poter garantire una presenza all’altezza al banco. La produzione, in fondo, a livello di salumificio, andava bene. Io cerco di dare quel tocco in più. A Mendrisio i commerci hanno ancora un futuro, basta lavorare bene e essere tranquilli con sé stessi. Nei primi quindici giorni ho avuto un po’ di paura, quando abbiamo aperto full time, tutto il giorno, i riscontri hanno cominciato a essere positivi, è tornata molta clientela dei tempi, anche persone che sono venute a salutarmi”.

Per Natale in particolare cosa farete?
“Le varie chinoise, a partire dalla buorgnignonne, la gastronomia pronta, brasati, arrosti, polli, tacchini e capponi ripieni, faraone. Cercheremo di soddisfare ogni richiesta”.

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