Ma oltre a questi arcinoti esempi, la Svizzera, e il Ticino in particolare, sono stati protagonisti di molti film dei quali si è persa memoria. Nella saletta riservata al Ticino nell’interessante mostra “Backdrop Switzerland” curata da Cornelius Schregle e attualmente in esposizione all’Elisarion di Minusio, ritroviamo le immagini di alcuni film emblematici della storia del cinema girati nella nostra regione. Ad esempio alcuni film tedeschi che veicolano l’immagine di un Ticino idilliaco, come è il caso dell’avventura sul lago di Lugano di “Conny und Peter macine Musik” (1960). Il cinema italiano, negli anni ’70 e ’80, scopre invece il Ticino per la sua realtà di piazza economica e vi colloca gialli e commedie, come “La più bella serata della mia vita” di Ettore Scola (1972), ma anche “Opera” di Dario Argento (1987), che vede una scena girata in una casetta di Nante, o il regista Paolo Sorrentino – premio Oscar nel 2014 – con “Le conseguenze dell’amore” (2005), in cui il protagonista (Toni Servillo) soggiorna a Lugano e visita il Fox Town.Il regista Ivan Passer, nel 1977, porta invece a Lugano, sempre nel contesto delle banche internazionali, l'attore Michael Caine, nel film “Silver Bears”.