(OCST) il DFE avrebbe commesso un errore indicando come foro di ricorso il TRAM invece del Consiglio di Stato. «Una svista, si fa per dire, sottolineata dal TRAM nella sua sentenza del 25 novembre 2015 con rinvio degli atti al Dipartimento che aveva commesso l’errore di forma». Il Consiglio di Stato è quindi entrato in possesso del ricorso unicamente dopo 2 mesi e mezzo, decidendo in tempi celeri l’irricevibilità del ricorso. Questo perché – stando alla decisione – «ad OCST, principale sindacato ticinese, firmatario di diversi contratti collettivi nella vendita, non è stato concesso il diritto di rappresentare i legittimi interessi dei suoi 3’000 associati attivi nel settore. Su questa stravaganza giuridica, OCST si riserva di impugnare la decisione del Consiglio di Stato dinnanzi al TRAM».Non sono per contro contestate le altre aperture straordinarie, per i giorni 8, 13, 20, 23, 24, 30 e 31 dicembre 2015. L’OCST ribadisce che una coincidenza di calendario (il Natale cade di venerdì e S. Stefano di sabato, seguito da una domenica), debba essere messo al beneficio delle lavoratrici e dei lavoratori.