POLITICA
Tuto Rossi, «ecco chi sono "i nostri". Ma degli altri partiti non mi fido, il PPD ha già giocato sporco»
Spiega che "i nostri" sono anche gli stranieri che vivono da anni in Ticino, portando il caso concreto di una giovane calabrese, poi attacca Bacchetta Cattori, «non ha scritto lui il controprogetto»
BELLINZONA -
Tuto Rossi
su Facebook torna a parlare di "Prima i nostri", iniziativa che ha contribuito a scrivere. La discussione, partita con lo scopo di chiedere di poter lavorare e di chiarire chi sono "i nostri", come spesso accade sui social, finisce per toccare altri temi. E a non risparmiare attacchi agli altri partiti, PPD in primis...«Una mia amica calabrese che fa le pulizie per lo Stato e per i privati (il marito è muratore per la Bossi&Bersani) mi racconta felice che sua figlia ha cominciato l'apprendistato in governo. Sono felice anche io per lei; loro sono i nostri che devono venire prima degli altri. Vivono in Ticino da decenni, pagano le tasse in Ticino, contribuiscono allo sviluppo economico del Ticino, la figlia ha frequentato le nostre scuole e ha diritto anche lei a un posto di segretaria ben pagata in governo. Poco importa se di nazionalità è ancora italiana», racconta Rossi. Ma poi: «questo tanto per chiudere la bocca a Maroni ai socialisti nostrani e a quel gruppetto di squinternati politici verdi. Per il resto è chiaro che PPD, PLR, PS e AITI vogliono sabotare "Prima i nostri", per i loro piccoli interessi egoistici. Abbiamo chiesto al Consiglio di Stato un gruppo di lavoro tecnico per mettere in pratica l'iniziativa, ma loro fanno melina».Nei commenti, in diversi sollecitano l'UDC a presentare la loro soluzione, dato che è stato più volte detto che era quasi pronto. In una discussione con il responsabile della comunicazione del PS Marin (di cui Rossi evidentemente non conosce l'identità perché lo accusa di essere un fake, ovvero un profilo inventato), si torna a parlare della commissione. Perché non la volete, se garantisce la maggioranza ai favorevoli e la presidenza all'UDC?, chiede
David Marin
. «Una commissione del Gran Consiglio con tutti i partiti, con i gufi PLR, PPD, PS, MontagnaViva, anche se presieduta dall'UDC è una trappola dei politici per tirarci nel pantano dei rinvii e delle lungaggini. Con bel tavolo di lavoro tecnico vi dimostriamo in pochi mesi come mettere in pratica efficacemente "Prima i Nostri", senza tira e molla e senza leggi d'applicazione trappolone», ribatte piccato Rossi. Non manca, infine, una stoccata al PPD, reo di non aver realmente redatto, secondo Rossi, il controprogetto. «Visto che solo Lega e UDC erano favorevoli, la commissione con gli altri sei partiti contrari sarà una trappola. Tanto più che il PPD ha già giocato sporco presentando un contro progetto trappola che non era il loro. Il controprogetto è stato scritto da un gruppetto di funzionari cantonali e federali ma in conferenza stampa Bacchetta Cattori ha detto che lo aveva fatto lui (mentre di suo non ci ha messo nemmeno una virgola). Capirà che se questi sono i metodi abbiamo ragione di non fidarci».La polemica continua... Tanto più che il pipidino
Lorenzo Jelmini
provoca: «Sabotare cosa??? Se non è ancora stata presentata nessuna proposta concreta, com'è possibile sabotarla??? Forza, anziché accusare altri, metteteci un po' più d'impegno nel proporre qualcosa... O non avete nessuna proposta?»
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