su Facebook torna a parlare di "Prima i nostri", iniziativa che ha contribuito a scrivere. La discussione, partita con lo scopo di chiedere di poter lavorare e di chiarire chi sono "i nostri", come spesso accade sui social, finisce per toccare altri temi. E a non risparmiare attacchi agli altri partiti, PPD in primis...«Una mia amica calabrese che fa le pulizie per lo Stato e per i privati (il marito è muratore per la Bossi&Bersani) mi racconta felice che sua figlia ha cominciato l'apprendistato in governo. Sono felice anche io per lei; loro sono i nostri che devono venire prima degli altri. Vivono in Ticino da decenni, pagano le tasse in Ticino, contribuiscono allo sviluppo economico del Ticino, la figlia ha frequentato le nostre scuole e ha diritto anche lei a un posto di segretaria ben pagata in governo. Poco importa se di nazionalità è ancora italiana», racconta Rossi. Ma poi: «questo tanto per chiudere la bocca a Maroni ai socialisti nostrani e a quel gruppetto di squinternati politici verdi. Per il resto è chiaro che PPD, PLR, PS e AITI vogliono sabotare "Prima i nostri", per i loro piccoli interessi egoistici. Abbiamo chiesto al Consiglio di Stato un gruppo di lavoro tecnico per mettere in pratica l'iniziativa, ma loro fanno melina».Nei commenti, in diversi sollecitano l'UDC a presentare la loro soluzione, dato che è stato più volte detto che era quasi pronto. In una discussione con il responsabile della comunicazione del PS Marin (di cui Rossi evidentemente non conosce l'identità perché lo accusa di essere un fake, ovvero un profilo inventato), si torna a parlare della commissione. Perché non la volete, se garantisce la maggioranza ai favorevoli e la presidenza all'UDC?, chiede