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11.01.2017 - 09:300
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Morisoli, «dopo la Befana, ecco un numero aggiuntivo al circo»

L'esponente di Area Liberale non ha gradito il nuovo accordo sul Preventivo, che chiede 20 milioni di risparmi in più. «Sono già stati spesi 36 milioni in più del consentito, dove si possono trovare?»

BELLINZONA - Il Preventivo continua a far discutere. A commentare l'accordo trovato da PLR, Lega e PPD, che approveranno il documento su cui non si era di fatto deciso nulla a dicembre a patto di avere un ulteriore pacchetto di risparmi da 20 milioni da parte del Governo, dopo la dura presa di posizione del PS, è Sergio Morisoli, rappresentante di Area Liberale, che si era espresso in modo duro anche contro la manovra. Su Facebook ha pubblicato un lungo post. «Allora, riassumiamo. La stragrande maggioranza ha votato il poco famoso pacchetto di correzione di 180 milioni (più imposte e tasse che tagli); una settimana dopo il Governo presenta il Preventivo 2017 che in appena 7 (sette) giorni supera già di 36 milioni i costi del piano di rientro appena approvato nel suddetto pacchetto di correzione (sic)», dove si può confermare come la manovra non gli sia mai andata giù. E poi si passa ai fatti di dicembre. «In dicembre il Preventivo viene bocciato, perché le misure votate in settembre (pacchetto di 180 mio) non vanno bene. La bocciatura non serve a niente perché quelle misure (quelle non referendate) entrano in funzione avendo ricevuto il voto del Gran Consiglio». Insomma, a suo dire tanto rumore per nulla. «Oggi, gli stessi attori protagonisti, dicono sì al preventivo 2017 esattamente uguale a quello che avevano bocciato prima di Natale, ma con una clausola: che il Governo presenti 20 milioni di nuovi risparmi», prosegue Morisoli. «Primo se il preventivo verrà votato non si capisce come si potrebbe retroattivamente di nuovo bocciarlo ad aprile!!! Secondo, nessuna idea dove scovare i 20 milioni, tanto più che ne stanno già spendendo 36 oltre a quelli concessi dal pacchetto delle misure». «Forse il circo, i Babbi Natale (o meglio, i San Ncolao, rappresentati da Bang e Lurati, che erano fuori dall'aula in occasione di una votazione, ndr), i sacchi di doni, i saltimbanchi della vigilia di Natale erano eccessivi, ma il modo di trattare il Preventivo 2017 e i cittadini appena dopo la Befana, è un numero aggiuntivo di quel circo», conclude amaramente.
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