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10.03.2017 - 12:400
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Caratti spara su Beltraminelli. "Il caso Argo 1 da chiarire in un paio di giorni. Hai perso la favella? O hai paura che salti fuori altro?"

Attacco del direttore della Regione al Ministro. "Bisognerebbe rispondere solo a una serie di semplici domande. E alcune andrebbero poste agli altri Dipartimenti... Forza,. cosa si teme? Altri mandati diretti fantasma?"

BELLINZONA - Tante domande, quelle che si pongono in molti, e un attacco frontale a Beltraminelli. Nel suo editoriale di oggi, il direttore della Regione Matteo Caratti si occupa del caso Argo 1, prendendosela col Consigliere di Stato che, a suo dire, avrebbe dovuto dare risposte entro pochissimi giorni su quanto successo. Invece... "L’opinione pubblica, ne siamo certi, apprezzerebbe un consigliere di Stato che, confrontato con un caso del genere, assumesse celermente le responsabilità e le redini politiche, spiegando pubblicamente cosa non ha funzionato. Invece, più passano i giorni, più continua il silenzio e s’accresce anche l’impressione che Beltraminelli, solitamente molto loquace e abile comunicatore sui social, sia rimasto per qualche motivo serio (da otorinolaringoiatra) senza favella", si legge nell'attacco. "Unica nota positiva – si fa per dire – il comunicato col quale il DSS ha annunciato il passaggio (provvisorio) di mano della responsabilità del Servizio richiedenti l’asilo (che gestiva il mandato all’Argo 1) alla direzione della Divisione dell’azione sociale. Ma si tratta di una misura scontata, che andava già presa l’indomani dello scoppio del bubbone. O no?", domanda Caratti. A suo avviso, il dossier Argo 1 è scottante ma anche abbastanza facile da chiarire. "Suvvia, onorevole Beltraminelli, mettere in fila quattro verifiche, perché mai dovrebbe richiedere così tanto tempo? Caro ministro, in ballo ci sono milioni, per di più in tempo di vacche magre". E alcune domande sarebbero da porre anche ad altri Dipartimento, e secondo Caratti non viene fatto perché potrebbe esserci qualcosa da nascondere. "Come se all’interno dell’amministrazione cantonale ciascun ufficio facesse solo il suo lavoro, senza domandarsi poi tanto cosa deve fare dopo il vicino di settore ed eventualmente segnalargli qualche potenziale puzza di bruciato. A queste domande/riflessioni basilari, che si stanno ponendo un po’ tutti, un capo di dipartimento lo ribadiamo deve saper rispondere in un paio di giorni al massimo. Forza, di che cosa si ha paura? Che salti fuori dell’altro? Esempio: altri mandati diretti fantasma?".
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