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12.04.2017 - 21:000
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Nuovo calcolo dell'imposta di circolazione, Bühler, "sulla via giusta, ma ci sono diversi correttivi da fare, che al Governo non piaceranno"

Il vicepresidente dell'UDC (che aveva lanciato una petizione sul tema) commenta la conferenza stampa di oggi. "Con l'attuale gettito, le tasse rimarranno le più care della Svizzera"

BELLINZONA – Un nuovo metodo per fissare l’imposta di circolazione: il nuovo criterio principale di calcolo riguarda il livello di emissioni di CO2, che è soprattutto un indicatore proporzionale al consumo e alle emissioni inquinanti, mentre  massa a vuoto è il criterio secondario, che influenza l'usura dell'infrastruttura stradale.

Il Consiglio di Stato aveva promesso una revisione del sistema di calcolo, e oggi ha presentato la bozza in conferenza stampa. Ora il testo andrà in consultazione ai partiti e alle associazioni, che cercheranno di trovare un accordo prima del messaggio governativo. Se tutto andrà bene, il nuovo sistema entrerà in vigore dal prossimo primo gennaio.

Il tema tassa di circolazione era stato parecchio dibattuto, con una raccolta firme e un atto parlamentare, poi congelato in attesa delle novità promesse da Gobbi. Gli autori erano i democentristi Alain Bühler e Lara Filippini e il liberale Fabio Käppeli.

"Come primo commento a caldo, potremmo dire di essere sulla via giusta se non fosse che vorrebbero mantenere l’attuale gettito (circa 140 mio. di Franchi) che è più elevato delle spese che realmente è chiamato a coprire (quelle dell’infrastruttura stradale)", ha scritto Bühler su Facebook. "Se si tiene poi conto che una parte di questi costi è generato dai frontalieri (60'000 veicoli), allora ci troviamo d’innanzi ad una situazione dove l’automobilista ticinese deve farsi a carico anche dei costi generati da chi entra ogni giorno dall’Italia perché quest’ultimi non vengono in nessun modo chiamati alla cassa. Inoltre, mantenere l’attuale gettito vorrebbe dire restare all’odierno livello delle tasse che risultano essere tra le più care della Svizzera, pur essendo riscosse nel territorio dove il reddito mediano è tra i più bassi". Insomma, miglioramenti, ma...

"Per quanto riguarda i coefficienti essi dovranno essere stabiliti nella legge, diventando così una competenza del Gran Consiglio con possibilità di referendum", è un altro punto importante.

"Ci sono delle correzioni da apporre, correzioni non da poco che non piaceranno al Consiglio di Stato perché vorrebbe dire far mancare una fonte d’entrate “extra” per le finanze del Cantone ma che dovranno essere attuate", prosegue Bühler.

Facendo due calcoli, "si ipotizzano circa 110'000'000 di Franchi di costi infrastrutturali stradali, meno qualche milione di spese generato dal frontalierato, ecco quale cifra dovranno ricoprire le future imposte della circolazione a carico dei ticinesi".

"Si è poi liberi di inventarsi un modo per tassare i frontalieri, di utilizzare parte dei proventi della tassa di collegamento (se sopravviverà al Tribunale federale) oppure semplicemente iniziare a sfrondare la spesa pubblica, cominciando finalmente a mettere mano all’Amministrazione cantonale sfruttando i pensionamenti che avverranno in questi anni a titolo d’esempio", conclude, precisando che il tema verrà discusso all'interno del partito e di chi ha lanciato la petizione.

Anche il PPD ha di recente lanciato una raccolta firme, dal partito non sono ancora giunte reazioni.
 

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