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03.05.2017 - 08:300
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

I comunisti, "tassando i milionari, potremmo ottenere 250 milioni in più nelle casse del Cantone, cinque volte il deficit del 2016"

Il partito lancia un'iniziativa parlamentare per introdurre un prelevamento particolare per chi ha una sostanza di un milione o più. "Per il risanamento hanno pagato solo i lavoratori"

BELLINZONA – I comunisti rilanciano il tema delle tasse sui milionari, chiedendo che chi ha una sostanza superiore ad un milioni paghi un contributo straordinario, a partire dallo 0,1% sino all’1% a seconda di quanto si ha.

“Mentre le altre forze politiche rappresentate in Granconsiglio tornano a discutere di ulteriori milioni di risparmi e tagli, il Partito Comunista ribadisce la sua contrarietà alla politica delle "casse vuote”: la situazione finanziaria del Cantone non è pesante come si vuol far credere e può comunque essere ampiamente risanata optando per discutere concretamente sulle entrate”, scrive il PC. “La presunta “simmetria dei sacrifici” nell’ambito del cosiddetto risanamento delle finanze cantonali ha finora riguardato i lavoratori e le fasce popolari, è ora il momento che a dare il loro contributo siano le persone più benestanti”.

Un tema già trattato nel 2002, ora rilanciato con un’iniziativa parlamentare per una legge patrimoniale che definiscono “fattibile e realistica nel contesto ticinese, di durata limitata e che corrisponda a un gesto di solidarietà da parte di chi sta molto meglio della stragrande maggioranze dei cittadini. L’iniziativa parlamentare si inserisce infatti in un contesto di sempre maggiore concentrazione della ricchezza e di aumento delle disuguaglianze sociali”.

Essa riguarderebbe 9012 persone fisiche, equivalenti al 3,68% della popolazione ticinese che attualmente detiene quasi il 60% dell’intera ricchezza cantonale: sono i numeri portati dal partito di Ay. L’effetto? “Se l’iniziativa parlamentare venisse accolta il ricavo per il Canton Ticino si può quantificare in circa 250 milioni di franchi. A titolo di paragone l’esercizio 2016 si era chiuso con un deficit di circa 47 milioni di franchi”.

Il testo dell’iniziativa recita: “nell’ottica di risanare le casse pubbliche, arginare la divaricazione sociale presente nel nostro Paese ed evitare misure di austerità che, soprattutto in un periodo di crisi economica e di difficoltà sociale, colpiscono i ceti popolari, il Cantone si dota di una legge patrimoniale di solidarietà, attraverso la quale percepire una contribuzione limitata nel tempo dalle persone fisiche la cui sostanza supera il milione di franchi”. La sua durata sarebbe di quattro anno dal momento dell’accettazione.
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