Vengono poi ricordati i passi intrapresi contro la chiusura degli uffici postali in Ticino, che nelle intenzioni del Gigante Giallo dovrebbero diminuire di 32 unità, su 113 totali, e poi forse di ulteriori 46 nei prossimi tre anni. “Il Gran Consiglio si è già espresso su questo tema nel dicembre del 2016 inviando all’attenzione della politica federale un’iniziativa cantonale, chiedendo di migliorare la qualità della rete di uffici postali e rafforzare il ruolo delle autorità comunali, e tramite la proposta di risoluzione generale indirizzata al Consiglio federale che chiedeva di modificare urgentemente nell’ambito delle proprie competenze l’ordinanza federale sulle poste (OPO; 783.01), nel senso di sancire una moratoria generale nella chiusura o trasformazione di uffici postali, nei casi in cui vi è opposizione da parte dei Comuni, e ciò fintanto che il Parlamento federale non si sarà determinato sulle modifiche legislative riguardanti i criteri per la chiusura di uffici postali, il conferimento del carattere vincolante alle decisioni della PostCom e l’introduzione della facoltà di ricorso contro le medesime”, ricordano I pipidini, che sottolineano anche come « il Consiglio di Stato ha sottoposto lo scorso 1° febbraio alla Posta Svizzera, a seguito di un primo colloquio, un documento nel quale sono state inserite rivendicazioni e desiderata concernenti il futuro della rete degli uffici postali in Ticino".