Naturalmente, non si deve dimenticare la natura del servizio che offre: Nadia Ghisolfi lo dice bene, è un servizio pubblico e in quanto tale deve considerare le esigenze della popolazione ed è fondamentale che ci sia, perchè non è finito e, per come è stato pensato agli inizi, non avrà mai senso di capitolare. È, peró, altrettanto fondamentale che sia in grado di adattarsi al cambiamento di queste esigenze. Ha più senso combattere per un ufficio postale che tiene aperto 2 ore al giorno, in orari difficilmente compatibili con quelli dei lavoratori, oppure convertire il servizio ad un alternativa che offre praticamente le stesse possibilità, ma per 8 ore? Preferisco decisamente che avere 8 ore di servizio, se il costo da pagare è che l'ufficio postale condivida i suoi spazi con un piccolo negozio di paese, con un piccolo bar o con una cancelleria comunale… e che costo, direi, quando questa alternativa offre la possibilità ti tener accesa la vita di un paese (e/o delle valli) come Breggia grazie alla "Dispensa" o come Pedrinate grazie a "da Rosa"!