“Personalmente, quando sono tornato in Italia dopo 30 anni in Inghilterra, ho partecipato alla creazione dell’Istituto degli Studi bancari a Vezia e dell’Università, e quando andavamo a Palazzo dei Congresssi, in tv o nelle Valli a perorare la causa, non potevamo promettere ch avremmo chiamato un professore piuttosto che un altro, che sarebbe stata una facoltà di destra, sinistra o centro, che ci sarebbe stato un certo tipo di programma. Volevamo la massima libertà di gestione, e chiediamo la stessa cosa per la RSI. Ammetto che mi danno fastidio certi servizi da Bruxelles o da Londra, penso in tempi recenti, sulla Brexit. Non oserei mai chiedere al direttore della Radiotelevisione di stralciare un collaboratore, è una responsabilità del management. Ci sono molte forme urbane attraverso cui si può dare la propria opinione, dicendo che non è rappresentata una parte di pensieri, ma non metteremo mai il becco su come la RSI è gestita”.