Poi ribadiscono uno dei loro cavalli di battaglia, "se si volesse migliorare le condizioni di accessibilità al mercato del lavoro per i ticinesi, si fisserebbero dei salari minimi decenti che permettano di vivere effettivamente in Svizzera. Se si volesse combattere la malavita e gli imprenditori disonesti lo stato si doterebbe di controllori in grado di verificare gli abusi sul mercato del lavoro e metterebbero a disposizione della magistratura le risorse necessarie a combattere la criminalità, quella vera".