Per chi non se lo ricordasse, il bubbone era scoppiato quando erano emerse parallelamente due inchieste, una federale relativa a uno dei lavoratori della Argo, un presunto reclutatore ISIS, e una su irregolarità commesse dall’agenzia, a cui vennero tolti con effetto immediati gli incarichi ai centri, e qualche giorno dopo anche la licenza a operare, gettando nello sconforto i dipendenti. Ma i punti non chiari, a partire da eventuali responsabilità politiche, erano subito apparsi molti, e con audizioni e indagini si è arrivati ad alcune conclusioni, presentate appunto oggi.