Si passa poi a Renato Scheurer, capo dell’Ufficio del sostegno sociale e dell’inserimento. Ha ammesso che lui e Blotti erano a conoscenza del fatto che mancasse una risoluzionr governativa, per poi ritrattare negli scorsi giorni, affermando di non essere sicuro di aver capito bene la domanda. “Molto francamente Claudio Blotti e io abbiamo fatto in modo che la baracca girasse. Eravamo consapevoli che dal punto di vista formale, burocratico, amministrativo eravamo in fallo e che avremmo dovuto mettere a posto la questione, ma forse non l’abbiamo vista o classificata come priorità 1, proprio perché la cosa funzionava”, dice a un certo punto, smentendo poi il Controllo delle finanze che aveva affermato che al momento dell’inizio del lavoro della Argo 1 presso i centri essa non avesse gli otto dipendenti necessari.