Tre i punti essenziali scaturiti, come si legge in una nota: prima di tutto, "il principio costituzionale che indica la necessità di un’adeguata presenza in Consiglio federale delle diverse regioni linguistiche della Svizzera verrebbe pienamente rispettato qualora accanto a quattro rappresentanti della Svizzera tedesca rimanessero due romandi e un rappresentante della Svizzera italiana. Poi, "il seggio PLR in Consiglio federale non è messo in discussione da nessuno nel pieno rispetto della formula magica che ha sempre consentito la conduzione stabile del paese. Infine, "il PLR svizzero ha dato indicazioni molto chiare rispetto al profilo auspicato per il/la nuovo/a Consigliere/a federale precisando che sarà data priorità a rappresentanti della Svizzera latina ed elencando alcuni criteri chiave quali; una solida esperienza politica nel PLR, identificazione e capacità di mobilizzazione all’interno e all’esterno del Partito, credibilità sui contenuti, potenziale mediatico, tenacia nel sostenere progetti, spirito di collaborazione con il PLR svizzero e con il gruppo parlamentare, ottima reputazione".