BELLINZONA - Spesso, d'estate, quando è periodo di vacanza, o almeno i ritmi sono un po' rallentati, si trova il tempo per andare a rileggere libri che si sono accantonati durante l'anno. Al giorno d'oggi, anziché i libri ci si aggiorna con Facebook. Piero Marchesi oggi ha visto un commento di Giorgio Fonio che non gli è piaciuto, e gli ha scritto, seppur a distanza di quasi un mese, una velenosa replica.

Il tutto inizia da un post social del democentrista Alain Bühler, che riprendeva un video dove Fiorenzo Dadò prometteva che il PPD avrebbe votato tutto quanto sarebbe uscito dalla Commissione speciale su Prima i nostri, invitando il partito pipidino a seguire quanto detto.

La discussione si è scatenata, con l'intervento dello stesso Dadò e di Tiziano Galeazzi, per citare due politici. A un certo punto, è intervenuto Giorgio Fonio. Si era nel periodo in cui il tema caldo era lo sciopero dei dipendenti svizzeri della Navigazione Lago Maggiore, e il sindacalista scrive: "Un'azienda Italiana ha licenziato 34 ticinesi ma non ho sentito un solo commento di sostegno da parte del l'UDC ticinese. Anzi: il consigliere di stato con la tessera UDC ha attaccato i lavoratori e i sindacati. Stasera lo sciopero è finito: licenziamenti revocati e salari garantiti. Senza Prima i nostri e video su Facebook.Non servono balle. Servono fatti".

La replica del presidente dell'UDC Marchesi, appunto, è arrivata ieri ed è al vetriolo.

"Leggo solo ora il tuo commento, che mi dispiace dirlo ma è di una bassezza incredibile.

1. Stiamo parlando di un altro tema, non hai argomenti in merito? Non è un problema, ma almeno non parlare d'altro per sviare la questione. Confido che voi del PPD (tutti non 2-3 per dire qualcuno lo ha fatto) voterete tutti gli atti di Prima i Nostri in parlamento;

2. Il tema della navigazione non c'entra nulla con Prima i Nostri. Piena solidarietà ai lavoratori coinvolti, ma l'azienda è italiana. Si mischia il burro con la ferrovia;

3. Voi sindacati incassate le quote di affiliazione dai lavoratori, siete certamente competenti in materia, lavorate dunque per il bene dei vostri affiliati (clienti) ed evitate di strumentalizzare la questione. Quando fate i sindacalisti togliete il cappello da parlamentare e politico. Ai lavoratori sicuramente interessa mantenere il lavoro e le condizioni retributive, non avere il sindacalista che usa la situazione per far propaganda politica.

Con amicizia".

D'estate, la polemica è sempre bollente. UDC e PPD nei mesi scorsi qualche volta infatti non se le erano mandate a dire.