Regista di tutto questo, il primo a difendere sempre e comunque la strategia della candidatura unica, anche di fronte ad attacchi, e adesso gioisce. “Ogni strategia poteva essere criticabile, il successo lo cogliamo oggi, ma sapevamo che ogni scelta avrebbe comportato dei rischi. Altre personalità potevano essere presentate accanto a Cassis, perché non mancavano di certo, ma abbiamo capito che i romandi non avrebbero mollato di un centimetro e abbiamo dunque deciso di puntare sul candidato che aveva le migliori chance di essere eletto. Sapevo che sarebbe stata una competizione molto serrata e quindi non sono mai stato tranquillo, nonostante Ignazio fosse il favorito. Non era un’elezione scontata e aver raggiunto il traguardo al secondo turno è motivo di gioia”.