Se da una parte si vogliono raggiungere degli obiettivi concreti di spostare il pendolarismo dalla strada alla ferrovia, ci vogliono però anche delle infrastrutture adeguate alla situazione. Dalla parte Svizzera sono stati eseguiti importanti investimenti nel trasporto pubblico (ferrovia Stabio direzione Arcisate) e altri sono in procinto di essere potenziati (ferrovia Lugano Ponte Tresa). È tempo e ora che i comuni italiani di frontiera utilizzino i ristorni annuali dei frontalieri per favorire l’utilizzo del mezzo pubblico dei lavoratori pendolari in territorio ticinese, contribuendo così a sgravare la situazione del traffico, che nel nostro Cantone è divenuta oramai insostenibile”, si legge.