“Voleva rimettere il tema al centro del discorso, rilanciare il dibattito. Ripeto, in questi Ticino dove si fa la gara a chi grida più forte ben venga un’iniziativa con toni pacati, è stata una maniera elegante di entrare in materia. I nostri no saranno usati a livello elettorale? Non griderei allo scandalo se accade, ognuno tira l’acqua al suo mulino. Non penso che con queste proposte si trovino soluzioni concrete, sono comunque contenta che si vada al voto, in modo che si dica se si vogliono o meno questi accordi. È inutile proporre iniziative che in realtà non sono applicabili, tagliamo la testa al toro e andiamo al voto. Da lì si vedrà da che parte vorrà schierarsi la popolazione svizzera”.