“Nel concreto il locale o appartamento scelto per una futura destinazioneairBnB, viene dapprima sottoposto a verifiche per ciò che compete al servizio attività economiche e contestualmente per gli aspetti legati alla legge edilizia (art. 5, 7 e 8 Lear). Se il locale o appartamento viene ritenuto idoneo, il locatore viene registrato come affittacamere nella banca dati del Comune. In considerazione di quanto sopra, si può ipotizzare che se ogni locatore interessato a pubblicare un locale o appartamento su airBnB é obbligato a notificarsi presso il Comune per ricevere un numero di matricola, tutti gli aspetti legati alla tassa di soggiorno, alla fiscalità, la sicurezza, gli oneri sociali, l'edilizia e la concorrenza, verranno di conseguenza ossequiati”, argomentano i tre deputati.