"Come ultima riflessione: può dar fastidio che il Parlamento abbia deciso che entrambe le componenti della riforma entrino in vigore contemporaneamente, ossia che se il referendum dovesse passare e di conseguenza la riforma cadere, anche le misure sociali non vedrebbero la luce. Durante le discussioni sia commissionali che parlamentari, ha prevalso la forte volontà di progredire in entrambe i campi chiave per il Ticino, a favore non di una parte soltanto, ma delle varie componenti della società: famiglie, cittadini-contribuenti e aziende. Per questo motivo questa riforma, talvolta chiamata “riforma della simmetria dei vantaggi”, è stata largamente appoggiata dal Gran Consiglio, da sinistra a destra, con un numero molto esiguo di contrari, 10 deputati sull’intero Parlamento", termina-