Infine, No Billag. “È un’iniziativa folle, dalle conseguenze gravissime, se accettata. La ripartizione attuale dei proventi del canone, che favorisce il Ticino, non è mai stata messa in discussione sul piano politico, riconoscendo sempre alla Svizzera italiana le proprie specificità, le proprie prerogative, il proprio ruolo di minoranza. Con quale coraggio politico, con quale credibilità, potremmo presentarci a Berna se il 4 marzo scaturisse proprio in Ticino un sì a questa iniziativa? Sarebbe un autentico suicidio politico”, ha sostenuto Fabio Abate.