Sorprendente invece la presa di posizione del liberale Fabio Schnellmann, che non ha dubbi: “Quando si tratta con Roma, uno degli argomenti più sensibili sono i soldi. Quindi dico senza mezzi termini che sì, i ristorni vanno 'congelati' fintanto che determinate condizioni non verranno ottemperate. Spero vivamente che fra un paio di mesi - quando si tratterà di decidere il Consiglio di Stato avrà finalmente il coraggio di applicare questa misura”, dice senza mezzi termini. Inutile tergiversare, a suo dire: bisogna rinegoziare immediatamente la Convenzione del 1974, “è infatti vetusta e non più al passo con i tempi. Va quindi rinegoziata. Non è più accettabile che il Ticino continui a pagare, con i citati ristorni, il prezzo di quello che era un beneficio generale per tutta la Confederazione. Un beneficio che però purtroppo non esiste più. Questa misura permetterà quindi di ristabilire una maggiore equità dell’imposizione e di rivedere le quote di ristorno delle imposte alla fonte: oggi a questo titolo il Ticino versa all’Italia circa 60 milioni di franchi all’anno”.