“La Commissione paritetica cantonale (CPC) ha già preso atto di questa situazione, sottolinea il Governo, la quale, come già comunicato precedentemente, intende produrre un ennesimo sforzo a presentare una settantina di ulteriori firme individuali di piccoli negozi allo scopo di superare "l'impasse della SECO e accelerare la pubblicazione del decreto di obbligatorietà", si legge nella risposta del Consiglio di Stato, che ha spiegato l’iter necessario: prima deve dire sì la SECO, poi il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca.