POLITICA
Tre consiglieri comunali in Procura dopo la denuncia del Municipio di Lugano. Interrogarono sui conti dell'aeroporto. La sinistra: "Intimidazione"
PS e PC: "L’avvio di un tale procedimento penale è inopportuno: si tratta di una intimidazione contro dei rappresentanti del popolo che hanno ascoltato i cittadini, hanno compiuto un’indagine a tutto vantaggio della trasparenza e, su questa base, hanno poi elaborato un atto parlamentare come da mandato democratico"
LUGANO – Nei giorni scorsi il procuratore generale ha deciso di convocare, in veste di testimoni, tre consiglieri comunali che il 26 marzo hanno firmato un’interrogazione sui conti della Lugano Airport SA. Si tratta di Demis Fumasoli, Jacques Ducry e Simona Buri.

La convocazione si situa nell’ambito di un procedimento penale contro ignoti per violazione del segreto d’ufficio avviato in seguito a una denuncia del Municipio.

E il gruppo socialista e comunista in Consiglio comunale tuona contro questa convocazione. Riteniamo un errore politico da parte del Municipio, si legge in una nota firmata dal presidente della sezione PS di Lugano, Raoul Ghisletta, “fare una denuncia a partire da un’interrogazione che solleva evidenti fatti di interesse politico. L’avvio di questo procedimento penale costituisce un pericoloso precedente, che mette in questione il diritto dei consiglieri comunali a poter svolgere la loro funzione di alta vigilanza: con questo atto, facilmente interpretabile come intimidatorio, si tarpano le ali al dibattito democratico e alla trasparenza delle istituzioni, mettendo in pericolo le fonti degli eletti nel Legislativo. Ci chiediamo anche se non vi siano dossier più gravi e prioritari da fare oggetto di procedimento, per esempio nell’ambito del fallimento Darwin Airlines”.

Alla nota di Ghisletta ha fatto eco quella del Partito Comunista che si dice indignato per il fatto “che il proprio consigliere comunale, Demis Fumasoli, sia stato convocato dal Procuratore generale in veste di testimone assieme ad altri due colleghi di legislativo”.

“Riteniamo politicamente grave – prosegue la nota - il fatto che il Municipio della Città di Lugano abbia sporto denuncia a partire da un’interrogazione che sollevava fatti di interesse pubblico: i consiglieri comunali, così come i deputati, sono stati eletti proprio per porre domande attraverso interrogazioni e interpellanze.

L’avvio di un tale procedimento penale è inopportuno: si tratta di una intimidazione contro dei rappresentanti del popolo che hanno ascoltato i cittadini, hanno compiuto un’indagine a tutto vantaggio della trasparenza e, su questa base, hanno poi elaborato un atto parlamentare come da mandato democratico. Le domande scomode sono parte del lavoro politico e non è accettabile far intervenire la Procura!

Il Partito Comunista non solo esprime la sua massima e totale solidarietà al proprio rappresentante Demis Fumasoli e ai consiglieri comunali Jacques Ducry (Indipendente) e Simona Buri (PS), ma si congratula per il lavoro politico svolto a favore della trasparenza!”.
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