Viene ripercorso l’iter con cui si è arrivati alla situazione attuale: "Con una nota a protocollo del maggio 1999 il Governo aveva adottato un regolamento interno sui diritti di carica dei Consiglieri di Stato. In seguito a questa decisione il Gruppo parlamentare socialista, a settembre del 1999, inoltrava l’interrogazione “Chiarezza sui vantaggi e i rimborsi spesa dei consiglieri di Stato” (Raoul Ghisletta e cofirmatari). A seguito di ciò, nel 2005, il Gran Consiglio modificò l’art. 7 della Legge sull’onorario e sulle previdenze a favore dei membri del Consiglio di Stato, conferendo diritto ai Consiglieri di Stato al rimborso delle spese effettive inerenti all’esercizio della carica oppure ad un forfait per la copertura di queste spese; nel secondo caso il forfait e l’elenco delle spese da esso coperte sono soggetti all’approvazione da parte dell’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio (UP). Nel 2010 il Controllo cantonale delle finanze (CCF) ha segnalato che mancava ancora l’approvazione da parte dell’UP, approvazione che è avvenuta a dicembre 2011 sulla base di una nuova nota a protocollo un poco rivista rispetto a quella del 1999. Dopo ben 11 anni, un periodo decisamente troppo lungo, questa questione è stata finalmente regolata”.