POLITICA
"Vogliono far cadere il Governo italiano", Bignasca sostiene Salvini
E Boneff: "questo mostra quanto fosse dittatoriale il Governo del PD. Ma si regoli l'immigrazione"

CATANIA – La nave Diciotti spacca l’Italia e di riflesso anche in Ticino se ne parla. In particolare due gli interventi social relativi al tema, che coinvolge più in generale l’immigrazione e la politica della vicina Penisola.

Pieno sostegno a Salvini, indagato per sequestro di persona, da Boris Bignasca. "Controllare e difendere i confini della propria nazione ora per i magistrati italiani, è diventato reato. Quindi si passa dall’essere tacciati da tutti i media mainstream di essere populisti alla minaccia del carcere. Vogliono far cadere il governo e impedire a Salvini e Di Maio di realizzare il programma" continua per poi concludere con "Io sto con Salvini", ha postato.

Sulla stessa lunghezza d’onda in merito al Ministro del Carroccio anche dal pipidino Armando Boneff. “Non sono un giurista, ma le accuse della magistratura italiana a Salvini (ingerendo nelle questioni politiche) sembrano mezzi antidemocratici usati dagli ex governanti cacciati dal popolo democraticamente. Ciò rende l’idea di quanto fosse dittatoriale il Governo del PD che dà del fascista a chiunque non accetti il suo giogo. Speriamo che da noi non succedano mai cose simili!”. 

Che aggiunge: “indigna il comportamento dell’UE che blocca una nave carica di disperati in un porto perché nessuno vuole prendersi a carico poche decine di individui. Indigna perché siamo convinti che i diritti umani debbano essere rispettati a prescindere dalle questioni politiche. Tuttavia mi sembra evidente che la maggior parte dei cittadini della UE non accetti questa migrazione di massa, che non fa più distinzioni fra profughi di guerre e “pionieri” alla conquista del benessere. Democraticamente le autorità dei rispettivi Paesi hanno dunque il dovere di arginare il fenomeno migratorio con metodi civili ma decisi, rispettando le consegne della maggioranza dei cittadini che dovrebbero essere costantemente informati e interpellati. Ci sono Paesi che da tempo regolano l’immigrazione sui loro territori con il benestare di tutti (forse perché “ragionano” spalleggiati da eserciti armati fino ai denti?), né ricordo l’indignazione delle sinistre per il comportamento del blocco comunista ai tempi dell’URSS. Perché mai i membri della UE dovrebbero aprire a tutti indiscriminatamente e per quale ragione si dovrebbe cedere a chi vuole imporsi con la prepotenza?. Insieme alla Carta dei Diritti va scritta una Carta dei Doveri, valida per tutti. Poi si potrebbe ragionare con più serenità ed equilibrio”.

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