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22.11.2018 - 12:250
Aggiornamento: 18:56

Beltra-sì o Beltra-no? L'uomo forte parrebbe De Rosa. E le dimissioni di Frapolli dicono che...

Se l'ormai ex direttore di Ticino Turismo ha compiuto una tale scelta, è perchè all'interno non pare scontata la riconferma di Beltraminelli. Il quale dice, "mi aspettavo un risultato simile"

CASTIONE – La notizia è che non vi sono stati ribaltoni, che Fabio Bacchetta Cattori non è riuscito a fare il golpe e a ribaltare l’opinione della Cerca. Ma andando più in profondità, ciò che colpisce sono i pochi voti ottenuti da Paolo Beltraminelli.

Il Ministro uscente in ogni lista dovrebbe essere la persona forte, quella attorno a cui costruire il consenso. Se i “soli 177 voti ottenuti vogliono dire qualcosa, in questo caso non è affatto così. Michele Rossi, un candidato su cui si erano espressi dubbi perché il Mendrisiotto, che rivendicava un suo rappresentante, non lo vedeva come uno “dei suoi”, pur essendo figlio di Pierluigi Rossi, per 22 anni sindaco a Mendrisio, ha preso un solo voto in meno, c’è da riflettere. Se un “novellino” della politica, volto forse poco conosciuto, quasi eguaglia il Consigliere di Stato di due legislature… 

Il più votato è un granconsigliere, Raffaele De Rosa. 222 i voti, un numero altissimo, e il boato che ha accolto la lettura del risultato, durato a lungo, ha mostrato di quanto sostegno goda. Classe 1973, da anni lavora nell’ombra nel PPD, in Gran Consiglio. Evidentemente ha saputo farsi apprezzare e in questo momento pare essere l’uomo forte.

Sorprende che Alessandra Zumthor, colei che veniva vista a rischio con la presenza di Bacchetta Cattori, ha totalizzato 202 voti. Probabilmente il fatto che fosse l’unica candidata donna ha aiutato, portandole il sostegno rosa, e evidentemente non solo. È anche lei un nome nuovo in politica, ha diretto sino al fallimento il Giornale del Popolo.

Che la conferma di Beltraminelli non sia affatto scontata lo dicono anche le dimissioni di Elia Frapolli, che ha ottenuto 194 voti, da Ticino Turismo. Segno che punta forte su un risultato importante a aprile.

E Beltraminelli? Apparentemente, è tranquillo. “Me lo aspettavo, dopotutto 21 mesi con la spada di Damocle sulla testa portano dubbi anche nel tifoso più accanito”, ha detto, riferendosi ad Argo 1. Parole che aveva usato anche per commentare i decreti di abbandono, arrivati in un momento provvidenziale, ovvero poche ore prima del Comitato Cantonale. Si è scusato per i disagi arrecati al partito.

Già quando in corsa c’era anche Giovanni Jelmini, rischiò di non venire eletto, e lo aiutarono i voti dei non pipidini. Sarà così anche questa volta? Gli elettori non popolari democratici daranno dei prefenziali a Beltraminelli, dopo una legislatura difficile? 

Certo, l’assenza di Jelmini dovuta a motivi di salute, ha facilitato il compito a tutti, perché probabilmente avrebbe goduto di un forte consenso. Per il Mendrisiotto non si è presentato nessuno, perché Maurizio Agustoni ha deciso di non forzare la mano e di rispettare la Commissione Cerca. Ci ha provato invece Bacchetta Cattori, che si dice comunque soddisfatto di essere stato votato da circa metà degli aventi diritto e di rimanere sempre a disposizione del partito.

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