POLITICA
Il PS tende la mano. "Vogliamo un accordo di collaborazione Rosso-Verde"
I socialisti aprono le porte alle altre forze progressiste, con cui condividono svariati temi. "Dobbiamo riprenderci il seggio perso al Nazionale a favore della destra a causa di una mancata congiunzione"

BELLINZONA – Un passo verso le altre forze progressiste: “il PS è pronto a concludere un accordo con i Verdi del Ticino e le forze di Sinistra al fine di collaborare sia su temi comuni importanti per il futuro del Cantone, sia in vista delle prossime elezioni federali. L’obiettivo è raddoppiare la rappresentanza dell’area Rosso-Verde ticinese al Parlamento federale”, si legge in una nota arrivata in redazione nel tardo pomeriggio.

Se fin’ora la sinistra appariva divisa, ora il Partito Socialista si dice “fermamente intenzionato a concretizzare una collaborazione costruttiva sia coi Verdi, sia con l’insieme delle forze di Sinistra del Cantone e giungere a un accordo d’area Rosso-Verde su temi importanti per il futuro del Ticino”.

A spingere il tutto sono i punti programmatici in comune dell’area rosso-verde, ovvero, per esempio, “l’introduzione di un salario minimo realmente dignitoso superiore ai 20 franchi all’ora – come deciso dai Ticinesi con il Sì all’iniziativa “Salviamo il lavoro in Ticino!” – la parità di genere, la salvaguardia del territorio e delle zone verdi, la protezione del clima e delle misure volte all’abbandono delle energie fossili in favore di quelle rinnovabili, maggiori investimenti nel trasporto pubblico e lo sviluppo della mobilità dolce”

L’auspicio è “un’unità d’intenti del fronte progressista. Dei problemi che richiedono delle risposte unitarie dell’area progressista tanto a livello cantonale quanto in funzione degli obiettivi a livello federale. Un accordo di collaborazione anche in vista delle elezioni federali del prossimo autunno per le quali puntiamo al raddoppio, con l’obiettivo di riprendere il seggio perso a favore della destra causato da una mancata congiunzione delle liste del fronte Rosso-Verde per le elezioni nazionali del 2015”.

Insomma, non più come quattro anni fa. Adesso la mano è tesa, si attendono risposte da parte delle altre forze progressiste.

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