POLITICA
"I proprietari dei cani sono galline dalle uova d'oro! E a Locarno ancor di più"
I consiglieri comunali Pier Mellini, Fabrizio Sirica, Paolo Tremante, Damiano Selcioni e Rosanna Camponovo chiedono la riduzione a 75 franchi della tassa annuale, che a Locarno è massima

LOCARNO – A Locarno i proprietari dei cani devono sborsare 100 franchi annuali per la tassa sul cane, mentre nei comuni della zona ne vengono chiesti solo 75 o 50. E ai consiglieri comunali Pier Mellini, Fabrizio Sirica, Paolo Tremante, Damiano Selcioni e Rosanna Camponovo non piace. 

Non per la cifra in sé, ma per la disparità e perché si chiedono se i proprietari dei cani vengano sfruttati (anche se Locarno concede una riduzione a 50 franchi a chi è in AVS). “In men che si possa dire è che lo Stato (Cantoni e Comuni) hanno trovato una gallina dalle uova d’oro. In Ticino, fra Cantone e Comuni, vengono riscossi contributi di oltre 2 milioni di franchi. A Locarno, a Consuntivo 2018si è registrata un’entrata relativa alla quota tassa sui cani di fr. 38’037.- “, scrivono. “In Ticino secondo i dati di portale Amicusi cani erano 30'196 nel 2017 e 30'794 nel 2018; a Locarno, secondo l’ultimo dato ufficiale, erano 748. In generale, negli dieci ultimi anni, le entrate fiscali generate dai detentori di cani in Svizzera ha avuto un incremento del 52%, contro un aumento della popolazione canina del 12%: infatti nel 2017Cantonie e Comuni hanno incassato 50.5 milioni di franchi, mentre 10 anni prima l’imposta sui cani aveva fruttato 33.2 milioni”.

Soldi che servirebbero, in teoria, “a coprire le spese di raccolta (sacchetti) e smaltimento degli escrementi”.

“La tipologia di chi possiede un cane è molto varia: c’è chi lo ha per colmare il senso di solitudine, chi per pura passione oppure per una forte sensibilità verso il mondo animale. Possedere un animale domestico influisce positivamente sulla nostra salute: stimola il buon umore, riduce i rischi di attacco cardiaco grazie all’attività fisica che un cane ci costringe a fare, permette di combattere la depressione dovuta, nelle persone anziane o in chi si trova in una situazione di emarginazione, a una condizione di solitudine”, proseguono: “siamo dell’opinione che il cittadino domiciliato a Locarno non debba subire questa disparità di trattamento per cui a seguito di questa doverosa premessa e sulla base di quanto sopra, i sottoscritti Consiglieri comunali chiedono alle colleghe e ai colleghi di Consiglio comunale” di ridurre la tassa a 75 franchi, in linea con i Comuni della zona (per esempio, a Minusio è di fr. 50.-, a Muralto di fr. 75.-, ad Ascona di fr. 75.-, a Losone: di fr. 75.-).

Per la cronaca, il massimo possibile dalla legge è di 100 franchi, “la tassa massima, oltre a Locarno, è applicata da altri 15 Comuni dei quali solo 3 si trovano nelle vicinanze della città: Brione Verzasca, Cevio eLavizzara, mentre quasi un terzo dei Comuni applica una tassa di fr. 75.-. Fra i grandi centri, Bellinzona applica una tassa di fr. 70.-, mentre Chiasso, Mendrisio e Lugano hanno scelto una via di mezzo, ovvero fr. 75.-“.

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