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07.01.2020 - 13:360

Aeroporto, avanti tutta. Mancano ancora 700 firme per il referendum comunale

Per questo dai promotori verrà organizzata una giornata di raccolta straordinaria in tutta la Città sabato 11 Gennaio, a complemento delle raccolte volanti e della bancarella di Via al Forte programmate in questi giorni.

LUGANO – Una lotta contro il tempo: lunedì 13 gennaio alle ore 11.15 a Palazzo Civico a Lugano è prevista la consegna delle firme per il referendum comunale sul credito per l’aeroporto. Mancano dunque sei giorni, meno di una settimana, le firme raccolte sono 2'600 ma per dichiarare riuscito il referendum s deve arrivare almeno a 3'300.

Dunque, a socialisti, comunist e Verdi mancano ancora 700 firme, almeno questo era il dato comunicato ieri, per “essere sicuri che le cittadine e i cittadini di Lugano possano votare sull’inutile credito comunale di 6 mio. di franchi”

Per questo verrà organizzata una giornata di raccolta straordinaria in tutta la Città sabato 11 Gennaio, a complemento delle raccolte volanti e della bancarella di Via al Forte programmate in questi giorni. Insomma, avanti tutta per cercare di farcela, in extremis.

I motivi per cui secondo chi ha lanciato il referendum bisogna tornare alle urne sono:

“- non è razionale buttare via 5.76 milioni di franchi della Città (e 3.84 milioni del Cantone), che si aggiungono ai 40 milioni Fr di denaro pubblico già versati dal 2006 al 2018, vista la concorrenza della ferrovia e dei vicini terminal aerei internazionali, che rendono impossibile l’utilizzo dell’aeroporto di Lugano-Agno per i voli di linea;

- invece di dilapidare questo denaro occorre investire i soldi pubblici nella mobilità sostenibile, trasferendo i lavoratori in questo settore. Non bisogna tenere artificialmente in vita un’attività poco rispettosa dell’ambiente, gettando soldi in un pozzo senza fondo;

- invece di dilapidare altri milioni per un accanimento terapeutico, è meglio avviare un piano di ricollocamento del personale dell’aeroporto di Agno. Una parte di esso potrà essere impiegato nell’aeroporto stesso, gestito e finanziato da privati per i soli voli privati. Per il personale che rimarrà senza lavoro, data l’assenza di voli di linea, il ricollocamento andrà fatto presso la Città, il Cantone e le aziende di trasporto sussidiate, che potranno avvalersi delle loro competenze tecniche e amministrative”.

Il credito comunale è collegato anche a quello cantonale, perché senza il primo il secondo, contro il quale è in tato un’altra raccolta di firme, non avrebbe senso. Le due votazioni, quella a Bellinzona e quella a Lugano, erano avvenute a pochi giorni di distanza, in un clima di polemica.

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