LUGANO – Dopo il PLR, anche la Lega gioisce per il fallimento del referendum contro la riforma fiscale cantonale, che definisce “un clamoroso smacco per la sinistra rossoverde partito delle tasse”.
“Il tentativo del comitato referendario di attribuire alle condizioni meteo la responsabilità del flop è a dir poco ridicolo”, si legge in una nota inviata in redazione.
Le motivazioni sono ben più profonde per il Movimento di via Monte Boglia, che esorta il DFE a preparare in tempi rapidi una nuova Legge tributaria, senza pensare “di aver già “fatto i compiti” per tutta la legislatura. L’attuale“riformetta” è – e deve essere – solo il primo passo!”
“Evidentemente i ticinesi si rendono conto che lasciare qualche soldo in tasca in più ai cittadini ed alle imprese è una necessità, e che l’immobilismo politico che ha fatto precipitare il nostro Cantone in fondo alla classifica nazionale della concorrenzialità fiscale non può proseguire ad oltranza, altrimenti le conseguenze rischiano di essere nefaste anche in termini di perdita di gettito (partenza di buoni contribuenti). Dall’ultima riforma fiscale sono infatti passati ben 17 anni”, spiega la Lega.