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31.01.2022 - 12:200

Navigazione Lago Maggiore, il PPD di Locarno suona la sveglia a Berna

"Il Consiglio federale non può tergiversare su una tematica così importante e dai chiari risvolti internazionali"

LOCARNO – Bene sul collegamento tra Locarnese e autostrada. Male, anzi malissimo, sul fronte navigazione Lago Maggiore. In una nota stampa il PPD di Locarno “esprime particolare soddisfazione per la decisione del Consiglio federale, che ha inserito il collegamento autostradale Bellinzona-Locarno nel Programma di sviluppo strategico orizzonte 2040. Si tratta di un risultato importante, tutt’altro che scontato, che premia il grande lavoro svolto dalla Commissione intercomunale dei trasporti, presieduta dall’avvocato Paolo Caroni, e dal Dipartimento del Territorio. Sarà ora fondamentale mantenere costantemente l’attenzione politica su questo progetto, la cui realizzazione è attesa da decenni e non è ulteriormente procrastinabile. Ne va dello sviluppo residenziale, turistico ed economico di tutto il Locarnese”.

 

Ma, se sul fronte dello sviluppo della rete autostradale le prospettive paiono positive, “altrettanto non si può dire per quanto concerne l’annosa tematica della navigazione sul Lago Maggiore. Il PPD di Locarno ritiene che la situazione non sia ulteriormente tollerabile e che sia indispensabile agire in maniera decisa nei confronti delle autorità italiane. La concessionaria italiana sul Lago Maggiore abusa chiaramente delle proprie prerogative di monopolio e non consente alla società di navigazione svizzera SNL di gestire autonomamente il traffico viaggiatori interno. Il Locarnese è fortemente penalizzato da questa situazione al limite del grottesco, che vede la Svizzera non poter gestire liberamente la navigazione all’interno dei propri confini nazionali. La frustrazione è ancora maggiore vedendo circolare sul Lago Maggiore battelli italiani assai vetusti e alimentati a diesel. Sappiamo infatti che la società svizzera SNL era ed è tuttora disponibile a rinnovare la flotta e ad investire in natanti elettrici, purché le divergenze con l’Italia siano risolte e gli accordi rivisti.

 

Il PPD di Locarno non può pertanto che sostenere la richiesta formulata in primis dall’Ente Regionale di Sviluppo e fatta propria dalla Deputazione ticinese alle Camere federali di disdire la Convenzione con l’Italia che disciplina la navigazione sul Lago Maggiore e sul Lago di Lugano. Sorprendente è la recente risposta del Consiglio federale alla mozione della Deputazione ticinese, nella misura in cui la responsabilità di agire viene di fatto rinviata alle autorità cantonali. Il Consiglio federale non può tergiversare su una tematica così importante e dai chiari risvolti internazionali. Una soluzione è possibile unicamente se l’autorità federale agisce in prima persona nei confronti delle autorità italiane. Il PPD di Locarno invita infine il Municipio di Locarno ad attivare ogni possibile canale a livello cantonale e federale, affinché nell’interesse di tutta la regione si possa finalmente sbloccare questa intricata matassa”.

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