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02.03.2023 - 08:470

Bignasca: "I leghisti votino i leghisti. Pronto a tornare a fare opposizione"

La rabbia del granconsigliere, candidato per il Governo: "Se arrivo davvero quarto o quinto nella nostra loista vuol dire che ho sbagliato qualcosa. I risultati dei sondaggi fanno schifo e devono far riflettere"

BELLINZONA - Boris Bignasca è furioso per i risultati scaturiti dal sondaggio della RSI per il Consiglio di Stato e appare pronto a cambiare modo di fare politica. Lo ha detto ieri a Detto tra noi su TeleTicino.

A non piacergli per niente è il fatto che si piazzerebbe, nella lista Lega-UDC, al quarto posto, dopo Gobbi e Zali ma anche dopo il democentrista Marchesi, cui però non riuscirebbe il colpaccio di scalzare uno degli uscenti (leggi qui). "Sono abbastanza inca---o", ha detto Bignasca, parlando di un risultato che "fa abbastanza schifo e deve far riflettere". 

“I leghisti devono votare i tre leghisti. Sono abbastanza incazzato. Il problema è che gli UDC non votano i leghisti, mentre i leghisti danno fuori i voti agli UDC. Questa cosa speriamo che finisca presto perché c’è bisogno di votare i tre leghisti”, ha aggiunto, sulla scia di Zali. E se davvero si piazzasse quarto o addirittura quinto, "vuol dire che ho sbagliato politicamente qualcosa negli ultimi anni, quindi tornerò a fare quello che facevo prima, cioè opposizione”. E i due Consiglieri di Stato? "Non li ho mica sposati".

Bignasca è stato netto anche sul decreto Morisoli, affermando che non ne voterebbe un'altra. Il motivo? Non il contenuto, che condivide e non è pentito di aver appoggiato, bensì perchè divide in buoni e cattivi, pendendo come una spada di Damocle sulla testa di chi si occupa di pareggio dei conti. "Era un documento giusto come road map, ma da qui a farci tre o quattro anni di campagna elettorale….anche no. Il problema di questi decreti è che vengono referendati e si va a fare un bagno di sangue popolare che non tiene conto di tutte le sfaccettature concrete. Perché si vota in un modo, ma poi se qualcuno tocca i sussidi di cassa malati, la misura non passerà mai”. Insomma, tra Lega e UDC la tensione c'è. Addirittura, "siamo alle pistolettate", conferma il granconsigliere. 

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