POLITICA
Divieto d'entrata in Svizzera per i mafiosi condannati, il Nazionale dice sì alla mozione di Romano
Il Consiglio Nazionale ha approvato la mozione con 127 voti favorevoli e 46 contrari. La palla passa ora agli Stati

BERNA – Il Consiglio Nazionale si è espresso ieri favorevolmente sulla mozione di Marco Romano che chiede il divieto di entrata in Svizzera per tutte le persone condannate in via definitiva per mafia dall'Italia. Il Nazionale ha approvato la mozione con 127 voti a favore, 46 contrari e 14 astensioni. La passa palla ora agli Stati.

"Il livello di infiltrazione in Svizzera di attori, attivi e passivi, collegati alla criminalità organizzata di stampo mafioso in Italia è una realtà preoccupante. La misura proposta - già in parte praticata, ma non in maniera sistematica e coordinata con i Cantoni - permette di aumentare il livello di protezione (sicurezza interna e ordine pubblico) e di evitare che nel nostro Paese si spostino e svolgano attività persone che sono state condannate in Italia per mafia secondo l'articolo 416bis del Codice penale italiano nonché per gravi reati correlati. Il divieto di entrata è giustificato e opportuno alla luce dei fondamenti medesimi dell'agire mafioso e per garantire la sicurezza e l'ordine pubblico interno", si legge nella motivazione dell'atto parlamentale. 

Marco Romano su Facebook si è espresso così dopo il netto sì del Nazionale: "Pare un’ovvietà, ma non è ancora realtà sistematica in tutti i Cantoni: chi in Italia è stato condannato per mafia giusta l'articolo 416bis del Codice penale italiano nonché per gravi reati correlati, non deve entrare, o peggio ancora risiedere, nel nostro Paese. I singoli casi recenti non mancano, apriamo gli occhi!".

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