POLITICA
Chiesa lascia la presidenza dell'UDC: "Missione compiuta"
Il senatore ticinese continua a riflettere sulla possibilità di candidarsi a Lugano per le prossime elezioni Comunali

LUGANO - Marco Chiesa lascia la presidenza nazionale dell'UDC. Lo ha annunciato lo stesso Consigliere agli Stati in una lunga intervista concessa al Corriere del Ticino. "Ora posso dirlo pubblicamente - afferma Chiesa - il dado è tratto. Durante l’assemblea dei delegati in agenda a Berna alla fine di marzo avrà luogo l’avvicendamento alla presidenza. La commissione cerca del partito è già stata attivata per proporre il mio successore alla testa dell’UDC nazionale".

La decisione si Chiesa non è certamente un fulmine a ciel sereno. Il "senatore" aveva già lasciato trasparire la voglia di lasciare in più di un'occasione, a causa soprattutto di una certa stanchezza e della volontà di dedicarsi maggiormente alla famiglia. "Penso semplicemente - spiega Chiesa al CdT - di aver portato a termine il mio compito. Ho visto crescere i seggi del partito in Consiglio nazionale e in tutte le regioni linguistiche della Svizzera. L’UDC oggi è la prima forza politica del Paese anche considerando il numero dei rappresentati nei parlamenti cantonali. Questi successi si possono raggiungere solo restando coi piedi per terra e prestando attentamente ascolto alle esigenze della popolazione. Esattamente ciò che mi aspetto da chi vuole fare politica nell’UDC".

Chiesa continuerà naturalmente a ricoprire il proprio ruolo di Consigliere agli Stati: "Si, mi concentrerò a Palazzo federale su ciò per cui sono stato eletto e confermato, ossia rappresentare il Canton Ticino a Berna nella Camera dei Cantoni. Questo mi appaga e sono molto grato alle ticinesi e ai ticinesi che mi hanno dimostrato la loro fiducia".

Ma archiviato il capitolo della presidenza nazionale, come già aveva anticipato durante una puntata di "Liscio e macchiato", nelle prossime settimane Chiesa dovrà sciogliere un altro grande nodo: la possibilità di candidarsi, o meno, al Municipio di Lugano alle prossime comunali.  Un dubbio che Chiesa ancora non scioglie, pur lasciando apertissima la porta a una candidatura: "La nostra area deve tenere conto del fatto che mancherà la forza trainante del compianto sindaco leghista. Servono dunque motivazione e determinazione ma soprattutto idee chiare per costruire il futuro della locomotiva del Cantone. Posso assicurare che Lega e UDC metteranno in campo le personalità migliori per convincere l’elettorato e ottenere la fiducia della popolazione luganese. Ogni elezione o votazione è una sfida. Ma le sfide più importanti meritano di essere affrontate senza paura".
 

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