POLITICA
Simona Genini: di Magistratura e Partiti
La deputata: "È tempo di uscire da logiche spartitorie che attribuiscono etichette politiche ai magistrati: “liberali”, “socialisti”, “leghisti”, “di centro”"
TRIBUNA LIBERA

Le bordate di Zali sulle nomine in Magistratura: "L'ennesimo mercato dei tappeti"

26 MAGGIO 2025
TRIBUNA LIBERA

Le bordate di Zali sulle nomine in Magistratura: "L'ennesimo mercato dei tappeti"

26 MAGGIO 2025

di Simona Genini *

In questi giorni, il tema delle nomine in ambito giudiziario è tornato d’attualità, sollevando osservazioni e commenti da più parti. Faccio parte della Commissione giustizia e diritti, ma mi esprimo qui a titolo personale e nel rispetto del segreto commissionale.

È positivo che si parli di giustizia e del modo in cui vengono designati i magistrati; meno positivo è che ciò avvenga spesso secondo una geometria variabile, a seconda della parte politica interessata o accusata. La spartizione partitica dei posti in magistratura affonda le sue radici in una fase storica in cui si riteneva che l’equilibrio delle decisioni giudiziarie dipendesse anche da una ripartizione paritetica dei magistrati stessi. Oggi sappiamo, per esperienza diretta e per le mutate regole procedurali, che questo non è più vero — ammesso che lo sia mai stato. Sappiamo anche che la vera garanzia di decisioni eque risiede nella competenza di chi decide, in procedure trasparenti e nell’elevata professionalità di tutti coloro che vi partecipano, a cominciare dagli avvocati.

È quindi tempo di uscire da logiche spartitorie che attribuiscono etichette politiche ai magistrati: “liberali”, “socialisti”, “leghisti”, “di centro”. La giustizia deve fondarsi su un solo principio: la competenza del singolo magistrato, accompagnata da una rendicontazione trasparente e globale dell’attività della magistratura.

Al recente congresso del PLR ho voluto dirlo chiaramente: non basta più dichiarare valori liberali, occorre agire con coerenza rispetto ad essi, anche nel delicato campo della giustizia. Le nomine devono essere il risultato di valutazioni serie, trasparenti e professionali, svincolate da calcoli partitici. Questo rappresenta uno dei fondamenti imprescindibili di uno Stato di diritto credibile.

Il tema è stato affrontato con attenzione all’interno della Commissione giustizia e diritti. Chi segue da vicino i lavori parlamentari sa che il dibattito è vivo, costruttivo e non superficiale. Si lasci quindi al Legislativo lo spazio e il tempo necessari per assumersi, come deve, le proprie responsabilità. Il tempo, una volta di più, sarà buon giudice delle intenzioni degli uni e degli altri.

* deputata PLR in Gran Consiglio

Potrebbe interessarti anche

POLITICA

Il coraggio e le lacrime di Simona Genini

TRIBUNA LIBERA

Simona Genini: "il voltafaccia del Centro e l'oro facile della Banca Nazionale"

POLITICA

La denuncia dell'MPS: "La candidata del presidente del CDM Stefani..."

CANTONALI 2023

Simona Genini: "Idee e persone: l’antidoto per superare gli ostacoli"

TRIBUNA LIBERA

Simona Genini: "Fisco: è arrivata finalmente l’ora delle riforme!"

CANTONALI 2023

Simona Genini: "La burocrazia non è liberale"

In Vetrina

IN VETRINA

Gehri Rivestimenti, dove la materia prende parola

02 MAGGIO 2025
IN VETRINA

Intrappolati nella rete: la dipendenza da internet e le sue insidie

04 APRILE 2025
IN VETRINA

Cieslakiewicz, l'anno d'oro di BancaStato e il commosso 'Grazie!' a Bernardino Bulla

14 MARZO 2025
IN VETRINA

Innovative, di design e ecosostenibili: ecco le superfici su misura firmate Gehri Rivestimenti

13 MARZO 2025
IN VETRINA

Tennis, attenzione agli infortuni: traumi acuti e da sovraccarico sotto la lente

12 MARZO 2025
IN VETRINA

Alla TIGEL una giornata all'insegna del Gusto. E il "Master Chef" del gelato

05 MARZO 2025