POLITICA
"Posta svizzera o portoghese? L’ex "Gigante giallo" non mantiene le promesse"
Lorenzo Quadri: "Gli impieghi in Portogallo aumenteranno di duecento unità, mentre quelli in Svizzera si ridurranno nella medesima misura"
TIPRESS

BERNA - "La Posta intende spostare 200 impieghi nel settore informatico dalla Svizzera al Portogallo entro il 2030, argomentando con la necessità di trovare profili IT altamente qualificati. In sostanza, gli impieghi in Portogallo aumenteranno di 200 unità, mentre quelli in Svizzera si ridurranno nella medesima misura (se non in misura maggiore)". Inizia così l'interpellanza firmata dal consigliere nazionale Lorenzo Quadri e inoltrata al Consiglio federale.

"Il tema era già emerso nel 2022 quando la Posta, aprendo la filiale di Lisbona, annunciava 120 assunzioni in Portogallo nel medio termine. Ora emerge che le cifre sono ben più elevate. Inoltre, contestualmente all’apertura della filiale di Lisbona, la Posta annunciava l’obiettivo di creare ulteriori 200 impieghi IT in Svizzera (vedi il parere del CF sulla mozione 22.3945), mentre ora accade il contrario".

E ancora: "In passato il Consiglio federale, prendendo posizione su atti parlamentari in tal senso, ha sempre rifiutato di intervenire contro le delocalizzazioni postali, richiamandosi all’autonomia dell’azienda. La Posta non solo delocalizza impieghi, ma aumenta le proprie partecipazioni all’estero, non di rado in perdita. Al momento il “Gigante Giallo” partecipa a circa 45 società straniere".

Alla luce di quanto esposto, ecco le domande sottoposte al Consiglio federale:

- Come valuta il CF il progetto della Posta di creare 200 posti di lavoro a Lisbona entro il 2030, mentre in Svizzera il numero di impieghi nel settore calerà di centinaia di unità?

- Nel suo parere sulla mozione 22.3945, il CF scriveva: “La Posta continua a perseguire il suo obiettivo di creare circa 200 nuovi posti di lavoro nel settore IT in Svizzera”. Ora tale obiettivo sembra essere stato abbandonato, e anzi addirittura trasformato nel contrario (cancellazione di centinaia di impieghi in Svizzera “senza licenziamenti”). Qual è la posizione del CF al proposito?

- E’ intenzione del CF frenare le delocalizzazioni della Posta, tanto più che esse avvengono in contemporanea con riduzioni del servizio in Svizzera?

- E’ intenzione del CF, nella determinazione degli obiettivi strategici della Posta, porre a quest’ultima delle limitazioni in materia di partecipazioni all’estero, anche in considerazione del fatto che queste non di rado sono in perdita?

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