Otto anni di attesa e nessun passo avanti: Sirica, Dadò, Speziali e Guerr interrogano il Consiglio di Stato sul futuro dell’impianto e sulle promesse rimaste sospese
BELLINZONA - A distanza di otto anni dall’approvazione del credito d’investimento da 11,7 milioni di franchi destinato al rinnovo delle funivie Verdasio-Rasa e Intragna-Pila-Costa, la seconda rimane ferma ai blocchi di partenza. Nonostante l’importanza strategica di questo collegamento per residenti e turisti – Pila non è raggiungibile con altri mezzi di trasporto – il progetto è tuttora impantanato in uno stallo amministrativo, senza tempistiche definite né risposte chiare sul futuro dell’opera.
Una interrogazione interpartitica firmata da Fabrizio Sirica (PS, primo firmatario), Fiorenzo Dadò (Centro), Alessandro Speziali (PLR) e Michele Guerra (Lega) chiede al Consiglio di Stato di fare luce sui motivi del ritardo, sul ruolo degli organi di sorveglianza tecnica e sulla possibilità di rispettare l’impegno, ribadito lo scorso maggio, di completare i lavori entro la primavera del 2027.
Pubblichiamo di seguito il testo integrale:
"Nel 2017 il Gran Consiglio ticinese e il Consiglio comunale delle Centovalli hanno approvato un credito di investimento da 11,7 milioni di franchi per il rinnovo completo delle funivie Verdasio-Rasa e Intragna-Pila-Costa. I due impianti, costruiti negli anni ’50 per collegare il fondovalle con Pila, Costa e Rasa (Pila e Rasa non sono raggiungibili con altri mezzi di trasporto, e Costa così come Calezzo non sono raggiungibili con il trasporto pubblico), cominciavano infatti a diventare vetusti, e avrebbero perso le autorizzazioni di esercizio di lì a breve. Entrambe le funivie hanno svolto, nel corso degli ultimi decenni, una funzione fondamentale a favore della popolazione residente e ospite così come delle strutture turistico-ricettive, fondamentali per il tessuto economico locale e regionale.
Dall’approvazione da parte dei due legislativi nell’ormai lontano 2017, molte cose (non) sono successe, in particolare per quanto riguarda la “governance” dei lavori di rinnovamento: nell’anno 2023 il Municipio, forte del sostegno all’unanimità del Consiglio comunale, ha invitato il Cantone ad affiancarlo nella gestione dei lavori di rinnovo dei due impianti, con l’obiettivo di semplificarne e accelerarne l’attuazione.
I lavori di rinnovo dell’impianto del trasporto a fune Verdasio-Rasa dovrebbero iniziare e concludersi nel corso del 2026; il futuro della funivia Intragna-Pila-Costa, invece, sembra essere più che mai in bilico. Sono infatti trascorsi oramai diversi anni da quel lontano 2017 in cui l’autorizzazione di esercizio per la funivia in questione cessava (per motivi di sicurezza). Pertanto, dal 2022 la funivia è stata messa fuori servizio. Per alcuni anni, i residenti hanno potuto godere di un permesso straordinario e continuare a usufruirne, ma dal 2022 è rimasta in funzione unicamente quale montacarichi per il trasporto di materiale. Occorre ribadire che Pila non è servita da un’infrastruttura stradale, mentre Costa e Calezzo sono raggiungibili via strada, ma non con il trasporto pubblico (Costa oltretutto non dispone di posteggi pubblici). Un dettaglio, quest’ultimo, non irrilevante per residenti non motorizzati o turisti di passaggio.
Purtroppo, l’avanguardistico progetto di sostituzione del vecchio impianto si trova tutt’oggi bloccato in una fase di stallo amministrativo. Il Comune delle Centovalli e, ancor meno, la popolazione, hanno ottenuto risposte chiare in merito alle tempistiche dell’avvio dei lavori della “nuova funivia” dall’innovativa tecnologia. Ne consegue che residenti, ospiti e utenti delle strutture turistico-ricettive sono rimasti letteralmente a piedi, in un limbo di promesse. Basti pensare che, ad esempio, per raggiungere Pila da Intragna, occorre calcolare un tempo di percorrenza di circa 30 minuti a piedi su un sentiero lungo 1,2 km e con un dislivello di 225 m. La popolazione residente vive con disagio l’assenza di risposte e spiegazioni chiare sul ritardo accumulato nel corso di questi anni. Questo clima di sconforto non aiuta certamente a migliorare l’immagine di un Comune già duramente colpito dal declino demografico.
Due anni fa, il progetto definitivo è stato inviato all’IKSS/CITS (Concordato intercantonale che effettua le attività di sorveglianza tecnica delle funivie su mandato dei Cantoni) per avvallo della fattibilità tecnica (già garantita da ingegnere e costruttore). A conoscenza del primo firmatario, ad oggi non è ancora giunta una risposta.
Fatte queste doverose premesse e questa breve cronistoria desidero chiedere al Consiglio di Stato:
- È intenzione del Consiglio di Stato realizzare in tempi brevi la funivia Intragna-Pila-Costa, garantendo un trasporto pubblico per turisti e residenti?
- Qualora ci fosse un sorpasso di spesa, per uno dei due progetti o ad entrambi, è intenzione del Consiglio di Stato chiedere un credito suppletorio al Gran Consiglio? Entro che termini?
- Perché ai residenti di Pila non è stata proposta un’alternativa per il trasporto o l’alloggio?
- Fino a realizzazione della funivia, è stato approntato un protocollo per residenti dalla mobilità limitata?
- L’IKSS/CITS ha fornito al Cantone il rapporto tecnico per la validazione del progetto, sottoposto a questo Organo 2 anni orsono? In caso negativo: perché questo non è avvenuto, visto che il Regolamento CITS all’Art 17 stabilisce che l’approvazione tecnica di un progetto dovrebbe avvenire entro 4 mesi? Entro che termini ha intenzione di validarlo? Il Cantone pensa di sollecitare maggiormente quest’Organo chiamandolo a rispettare il summenzionato regolamento?
- Il 15 maggio 2025, il Consiglio di Stato ha garantito, in una risposta a una lettera inviata dal gruppo 100valliviva, la realizzazione completa dell’impianto entro primavera del 2027. Alla luce dei recenti sviluppi, il Consiglio di Stato può ancora garantire questi termini? Se no, entro quando si prospetta l’apertura della funivia agli utenti?
- Per il progetto Intragna-Pila-Costa, a quanto ammonterebbe la perdita se si rinunciasse alla costruzione della nuova funivia (progettazione, lavori e ordini già effettuati e pagati così come costi per la disdetta dei contratti già firmati)?
- Il cambiamento di progetto Verdasio-Rasa ha avuto come conseguenza lo scioglimento di contratti? Ci sono delle penali da pagare? A quanto ammonta la perdita per l’adeguamento al nuovo progetto?".